Le multe del Movimento 5 stelle sono incostituzionali
Multe Movimento 5 Stelle incostituzionali
Le multe del Movimento 5 Stelle a chi lascia il gruppo (come successo a Bruxelles) sono incostituzionali. A dirlo al Corriere della Sera sono diversi giuristi tra cui Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte costituzionale che distingue due casi.
“All’interno di un gruppo, prevedere penali per certi comportamenti è legittimo”. Altra cosa è prevedere sanzioni per chi esce o viene escluso da un gruppo: Se io sono stato eletto e decido di uscire, può essere un comportamento eticamente riprovevole, ma in questo caso sanzionarlo sarebbe davvero di dubbia legittimità costituzionale. Tenderei a escludere che si possa fare. Ancora di più se l’impegno fosse con un’associazione privata, come la Casaleggio associati”.
Il costituzionalista Antonio Saitta va nel dettaglio.
“A me pare che siano contratti nulli per violazione dell’articolo 67 della Costituzione, quello sul vincolo di mandato. È un principio generale, consustanziale al concetto di democrazia liberale. L’eletto governa in assoluta libertà, non può avere condizionamenti”.
Multe Movimento 5 Stelle incostituzionali, Affronte: “E’ carta straccia”
Chi non ha paura della penale da 250 mila euro che il M5S chiede a tutti quelli che lasciano è Marco Affronte, europarlamentare ex M5S ora passato ai Verdi dopo il mancato accordo con ALDE. “Quella lettera che ho firmato è carta straccia – dice Affronte al Corriere – ho chiesto pareri ad avvocati e mi hanno confermato che il valore legale del documento è inesistente. Viola la Costituzione e il regolamento del Parlamento europeo perché comprime la libertà dell’eletto. Non credo useranno davvero questi mezzucci, sarebbe vergognoso, in caso comunque ci tuteleremo dal punto di vista legale”.