Partito Sgarbi: “Bisogna investire nella bellezza”
Vittorio Sgarbi scende di nuovo in politica questa con un partito tutto suo. “Il partito si chiamerà Rinascimento – racconta il critico al Corriere – perché stiamo vivendo un neo Medioevo culturale e occorre ricominciare a credere e investire nella bellezza”.
Sgarbi racconta come è nata l’idea di fondare un partito. “L’idea mi è venuta qualche mese fa sfogliando l’inserto del Corriere della Sera dedicato al Bello dell’Italia. Ho pensato fosse giusto creare un progetto che riportasse al centro dell’azione politica il prima della bellezza”.
Secondo Sgarbi, l’Italia deve investire sulla bellezza se vuole davvero ritornare a crescere. “Bisogna investire sulla bellezza. Anche limitandosi a lasciare certi luoghi come sono perché nulla ha più valore di ciò che è incontaminato”.
Partito Sgarbi: “Voglio inventare lo Slow Architecture”
“Per farlo bisogna fare come col cibo – spiega il critico d’arte facendo riferimento allo Slow food di Carlo Petrini – Io voglio inventare lo Slow Architecture. Che non prevede pale eoliche ma un ritorno all’edilizia con materiali tradizionali e dall’impatto estetico positivo”.
Partito Sgarbi: “Abolire Regione e rivoluzione fiscale”
Il progetto politico del nuovo partito di Sgarbi non sarà però solo sulla bellezza. Tra le misure annunciate ci sono l’abolizione delle Regioni e una rivoluzione fiscale. “Proporrò di stabilire un tetto fiscale: il 15% fino a 36 mila euro e il 25% fino a 500 mila euro, il 30% fino a un milione di euro, il 35% oltre un milione di euro”.
La campagna elettorale? “Userò il teatro. E poi i social”. Chapeau