Matteo Renzi: una nuova segreteria per rilanciare il Pd
Ieri Renzi incontrava molti esponenti democratici al Nazareno. Obiettivo: creare la nuova segreteria del Partito Democratico. Dopo il fallimento del 4 dicembre e le sue dimissioni da Primo Ministro, riorganizzare la segreteria sembra essere la via maestra per rilanciare se stesso e il Pd. L’annuncio dovrebbe arrivare la prossima settimana, per poi essere formalizzato in una successiva riunione della Direzione. Ma nonostante l’ex premier non abbia rilasciato alcuna intervista, limitandosi solo a dire che la nuova segreteria sarà «più collettiva, più aperta, più autorevole», le notizie iniziano a trapelare e il toto nomi a farsi largo.
Matteo Renzi: una nuova segreteria per rilanciare il Pd
Numerose sembrerebbero le novità. Gianrico Carofiglio, scrittore, ex magistrato e senatore Dem nella scorsa legislatura, sembrerebbe il prescelto per la Comunicazione. Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, dovrebbe essere affidata l’Organizzazione, ad oggi nelle mani di Lorenzo Guerini, per il quale sembra comunque riconfermato il ruolo di vice segretario insieme a Debora Serracchiani.
Stando alle indiscrezioni, Martina avrebbe espresso qualche dubbio sulla proposta di Renzi, visto che il ruolo di responsabile dell’Organizzazione necessiterebbe di un impegno full-time, che poco si confà ad un ministro. Ma Renzi insiste, visto che Martina non è un renziano della prima ora. Ex Ds, il Ministro delle Politiche agricole proviene dalla sinistra Pd che ha scelto di stare con Renzi, rappresentando così una risorsa politica di non poco conto per l’ex premier e la sua “nuova” carriera politica. Infatti, per quanto riguarda la segreteria, il leader democratico vuole che al suo interno siano rappresentate tutte le aree del Partito Democratico, anche se scetticismi nei confronti della minoranza dem rimangono. Ma ieri Renzi ha parlato con Cuperlo, parlamentare di minoranza ma schierato con il sì al referendum, per esplorare con lui le possibilità e i posti vacanti all’interno della nuova segreteria.
Per continuare sulla linea della novità, l’ex primo cittadino di Torino, Piero Fassino, sarebbe destinato agli Affari esteri e europei, mentre l’economista Tommaso Nannicini dovrebbe occuparsi del Programma. Tra le riconferme, oltre ai vice segretari ricordati prima, Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e attuale membro della segreteria dem come responsabile enti locali. Oltre a lui, Renzi vorrebbe anche altri sindaci all’interno della squadra, vista l’importanza che gli amministratori locali rivestono in un partito. Tra i più acclarati, il primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e il sindaco di Ercolano, Ciro Bonajuto.
La prossima settimana la nuova macchina del Partito Democratico dovrebbe essere presentata e confermata e dovrà mettersi subito a lavoro. Prima di tutto per le amministrative 2017, che riguarderanno più di mille comuni e rappresenteranno un test importante per il Pd, soprattutto dopo tutti gli scossoni degli ultimi mesi. E poi per le possibili elezioni anticipate, alle quali Renzi continua a puntare. Infine, per spianare la strada al congresso dem di autunno che, stando agli ultimi tempi, sarà difficile realizzarlo in un clima interno disteso e pacifico.
Camilla Ferrandi