Legge elettorale. Alfano: No al maggioritario, sì al proporzionale corretto
“La legge elettorale è diventata il gioco degli specchi per prefigurare la prossima legislatura. Il presidente Berlusconi mette in conto di governare con il Pd”. Così il ministro degli Esteri Angelino Alfano durante la trasmissione In mezz’ora di Lucia Annunziata. Una domenica, quella di ieri, ricca di interventi, che ha visto un dialogo incrociato tra l’ex premier Matteo Renzi e il Cavaliere. Il primo ha concesso una lunga intervista a Repubblica, mentre il secondo ha scelto il Corriere della Sera. Ma Alfano avverte: si dovrà attendere il 24 gennaio, quando arriverà la sentenza della Consulta sull’Italicum, per avere un dialogo vero. Per ora, però, si gioca senza sapere quale seme sarà a comandare.
Legge elettorale: Nazareno 2.0?
Il Nuovo centro destra si trova tra l’incudine e il martello. Da un lato il Pd di Renzi, dall’altro (seppur indebolito) Forza Italia di Berlusconi. E la tentazione di ridimensionare i piccoli gruppi parlamentari, che in questi ultimi tre anni hanno abbandonato la casa madre, potrebbe essere un’opzione da non lasciarsi scappare. Insomma, secondo gli analisti vicini a Palazzo Chigi de La Stampa, si starebbe già preparando un nuovo Patto del Nazareno. Anche secondo QN, Forza Italia starebbe pensando già a una nuova legge elettorale con soglie di sbarramento alte (5% alla Camera e 8% al Senato per i partiti che corrono da soli o il 4% alla Camera e il 2,5% al Senato per i partiti “coalizzati”). Inoltre, è al vaglio anche una proposta di un premio di maggioranza variabile. “Continuo a pensare – dice invece Renzi a Repubblica – che il ballottaggio sia il modo migliore di evitare inciuci. Se la Consulta lo boccerà, c’è il Mattarellum. Con il proporzionale si torna alla Dc”. Insomma, il giudizio della Consulta sarà decisivo.
Legge elettorale: Alfano propone un “proporzionale corretto”
Il ministro degli Esteri vorrebbe un “proporzionale corretto”. Alfano propone la correzione delle soglie di sbarramento (ritoccate al ribasso) o un premio di maggioranza che garantisca una governabilità. Durante l’intervista ha ribadito che è “un diritto di tutti i cittadini” avere dei rappresentanti in Parlamento. E sottolinea: “Qui nessuno ha tradito, noi abbiamo capito prima di Forza Italia. La logica di Renzi rispetto all’alleanza con Forza Italia è molto chiara: “Evitarla se possibile, farla se necessario”. L’importante, lascia intendere Alfano, è non rimanere schiacciati.