Si dialoga con tutti, ma l’Italicum resta la base. Le parole sono di Matteo Orfini, neo presidente del PD intervistato dal quotidiano ‘Il Messaggero’. L’argomento centrale è ovviamente la legge elettorale e l’apertura ad essa operata da Grillo e Casaleggio.
ITALICUM NON SI DISCUTE – Orfini è chiaro: “le riforme si fanno con tutti, ma non possiamo metterci a ridiscutere tutto da capo”. Anche perchè l’Italicum è già stato approvato in prima lettura, e perciò “da lì si parte e su quello ci si confronta”. Respingendo quindi le proposte alternative, tra cui il ‘democratellum’ avanzato da Grillo, ritenuto da Orfini un sistema con “un impianto completamente diverso, proporzionale”, verso il quale “non ci sarà alcuna sponda interna da parte dei proporzionalisti del PD“. Il presidente democratico comunque appoggia l’apertura del M5S: “dopo mesi hanno capito che in Parlamento si sta per fare delle cose, era ora”.
MANO TESA AI DISSIDENTI – Matteo Orfini – che dichiara di essere “l’unico proporzionalista convinto” nel PD, pur accettando “l’orientamento di una maggioranza che proporzionalista non è” – annuncia che nei prossimi giorni incontrerà i 14 senatori democratici autosospesi. “Il PD deve rimanere la loro casa, dove ogni idea ed opinione è ben accetta”, dichiara il presidente. Che aggiunge: “la libertà di mandato si esplicita in aula, ma in commissione c’è da rispettare le opinioni della maggioranza“.
Emanuele Vena