Quale è la religione in maggior crescita? Sorpresa, in Italia è l’induismo – la mappa mondiale
Forse la maggior parte delle persone risponderebbe: l’Islam! E in parte avrebbero ragione, ma in realtà, come si suol dire, le cose sono un po’ più complesse, perchè certo la religione islamica è quella che nella maggioranza dei Paesi è indicata come la fede con un maggiore incremento di adepti, ed è previsto infatti che per il 2050 i musulmani nel mondo sfioreranno il 30% della popolazione, mentre nel 2010 erano il 23,2%, nel frattempo la proporzione di cristiani rimarrebbe stabile sul 31%, come quella degli induisti, mentre la percentuale di buddisti è vista in calo.
Questi trend non sono spalmati in modo equo in tutti i Paesi.
Fenomeni locali persistono, e così emergono delle sorprese, ben evidenziate nella mappa costruita dai dati del rapporto Pew Research, in cui si evince che anche in Europa, a dispetto delle migrazioni, non è dappertutto l’Islam la fede con più nuovi fedeli.
Anzi, la stessa immigrazione in alcune aree provoca strani effetti, e uno di questi luoghi è l’Italia dove a sorpresa risulta essere l’induismo la religione in maggior crescita.
Ma vediamo meglio la mappa
Religione in maggior crescita, induismo in Italia, buddismo in Nordeuropa, paganesimo in UK e USA
L’Islam (in verde nella mappa) è in crescita quasi in tutta l’Asia, certamente nei due Paesi maggiori come Cina e India, ma non solo, anche in Russia, Spagna, Germania, e ancora in Australia e Canada, e certamente il confronto con il cristianesimo (in rosso) è impietoso.
Quest’ultimo risulta la fede con un maggior aumento solo in una manciata di Stati, tra cui comunque spiccano Turchia, Vietnam, Indonesia, Argentina.
Il resto del mondo è terreno di conquista di religioni “alternative”, potremmo dire, come appunto l’induismo (in marrone) che avanza non solo in Italia, ma anche in Arabia Saudita, Pakistan, Thailandia, mentre in Svezia, Norvegia, Austria, Paesi Bassi è il buddismo (in giallo) a essere in maggior espansione.
Negli USA, come in Francia e Regno Unito sono le religioni “folk” (in rosa), ovvero quelle pagane e popolari, a prendere piede.
Chiaramente si confrontano i tassi di crescita a prescindere dai valori assoluti, va detto. In alcuni casi si tratta di movimenti minimi, in altri molto più rilevanti. Come per esempio la crescita degli “unaffiliated” (in viola), ovvero gli atei e agnostici, che in Messico, Perù, Colombia, Cile, Polonia appaiono la novità maggiore rispetto a tutte le religioni, e per giunta in Paesi con una tradizione religiosa forte.
Insomma, è un mondo molto vario, non c’è solo l’Islam nel futuro religioso del mondo.