Fabrizio Bocchino, ex M5S, non vuole infierire. “Troppo facile prendersela con Grillo oggi, per uno come me, espulso per aver osato criticare il leader, proprio sulla mancanza di voglia vera di confronto e dialogo con le altre forze politiche, sarebbe come sparare sulla croce rossa“.
Lo scrive sul blog della componente ‘Italia Lavori in Corso’ il senatore ex 5 Stelle Fabrizio Bocchino, secondo il quale non c’è bisogno di “infierire” su Grillo perché “ci penserà il codazzo di cortigiani fuori e dentro il Parlamento a difenderlo su questo, gli stessi che fino a qualche mese fa si affannavano ad insultarmi dicendo che con questa gente non ci parleremo mai”.
“Poi – incalza l’ex M5S Bocchino – il giornalismo prezzolato 2.0 con la premiata ditta Scanzi-Travaglio farà il resto. Voglio solo riportare quello che scriveva ‘la figlioccia der Belli’, la collega Paola Taverna nell’agosto del 2013: ‘Dal post del sacro blog: ‘Gli aperturisti'”.
Dunque il senatore ex M5S riporta la celeberrima poesia di Taverna, che all’epoca della pubblicazione generò un vero e proprio terremoto nel gruppo di Palazzo Madama. “De quelli che vicino me stavano ai banchetti – scriveva l’ex capogruppo – È senza dubbio alcuno capivano i concetti, so poche cose giuro semplici e banali, ma te le voi stravolge e rende particolari, proponi accordi strani e vedi prospettive, mentre io guardo ste merde e genero invettive. So io quella sbagliata che ha perso er movimento? O te come bandiera ora giri insieme al vento, è invece de gridà annate ‘tutti a casà te inventi le cazzate ma questa è n’antra cosa”.
Tweet di Orellana: critiche via twitter da un altro senatore. Luis Alberto Orellana se la prende coi capigruppo definiti “prodi e proni” che “obbediscono ai Capi Supremi”.
I prodi e proni capigruppo obbediscono ai Capi Supremi e come un sol uomo dichiarano: credere, obbedire, dibattere !
— Luis A. Orellana (@luisorel) 16 Giugno 2014
L. elettorale, Rizzetto “Mattarellum come possibile punto di mediazione” – Intervento del deputato Walter Rizzetto del Movimento 5 Stelle secondo il quale”Non c’è nessuna folgorazione sulla via di Damasco. È evidente che per fare le riforme serve un confronto ed è quanto una parte del gruppo parlamentare ha sempre auspicato. Noi abbiamo una proposta di legge elettorale, non immaginiamo che sia la migliore al mondo ma occorre interfacciarsi con chi in questo momento comanda”. Nel suo intervento ad Agorà, su Raitre, Rizzetto ha spiegato: “Il ritorno al Mattarellum – secondo il potrebbe essere un punto di mediazione. È evidente che l’Italicum e la nostra proposta di legge elettorale sono agli antipodi”, ha riconosciuto poi il deputato. “La nostra è una proposta di legge elettorale proporzionale, l’Italicum è una proposta che va a finire sul maggioritario. Un confronto va fatto. Se ci dovesse essere un punto di mediazione, lo si troverà”.
A commento dell’apertura del Movimento verso le riforme proposte da Renzi il deputato pentastellato Rizzetto ha aggiunto: “Scoprire dal blog o da una mail che è stato deciso un passaggio importante in seno alla nostra legislatura, non è stato piacevole. Perché se lo avesse fatto un altro partito, uno si tura il naso ma sa come va la storia politica di quel partito. Il Movimento 5 Stelle si è invece sempre distinto per la democrazia diretta. Abbiamo fatto delle assemblee con il gruppo parlamentare e non abbiamo discusso di questa prospettiva specifica”.