Giorgia Meloni ci riprova con Italia Sovrana, la manifestazione del 28 gennaio per un nuovo centrodestra
E’ il prossimo appuntamento del centrodestra italiano perlomeno di quella parte maggioritaria del centrodestra che fa riferimento a Salvini, Meloni, e all’opposizione dura e senza sconti al governo.
Di per sè l’iniziativa non contiene novità dirompenti, ma è importante in un momento in cui Silvio Berlusconi sembra intenzionato all’ennesimo ritorno e cerca di imporre di nuovo la propria leadership più moderata, forte della vittoria del proprio candidato Tajani alla presidenza del Parlamento Europeo.
Non tutto il centrodestra ci sta, evidentemente, e Giorgia Meloni ha ripreso l’iniziativa con una manifestazione il cui titolo è già un programma: Italia Sovrana.
L’obiettivo è da un lato spingere per elezioni subito, e già qui si nota il netto distacco da Berlusconi, dall’altro imporre una versione del centrodestra molto più spostato a destra, che riporti al centro il tema dell’uscita dall’euro e dalle istituzioni europee.
Anche Toti oltre Salvini alla manifestazione di Italia Sovrana
Il 28 gennaio rappresenta una doppia sfida per Silvio Berlusconi perchè in una intervista al Tempo Giorgia Meloni ha dichiarato che non solo ci saranno Salvini, Fitto, quelli di Idea, i Popolari per l’Italia, Partito liberale, ma anche Toti, presidente forzista della Liguria, da sempre favorevole a rapporti più stretti con la Lega Nord.
E’ una manovra a tenaglia su Berlusconi che nella stessa intervista Giorgia Meloni non nasconde, lanciando bordate al Cavaliere : “quando Berlusconi sostiene che se non si arriva al 51% bisogna per forza mettersi d’accordo – neanche immagina, cioè, che ci possano essere delle leggi elettorali con premi di maggioranza o di governabilità -, mette un’asticella così alta da rendere matematicamente impossibile la vittoria, vuoi dire che auspica un governo di inciucio“.
Meloni vuole una legge elettorale che dia la certezza matematica di vittoria a una coalizione e renda impossibili le grandi intese, così da poter rendere più evidenti le differenze tra uno schieramento e l’altro:
“Noi vogliamo rappresentare un’Italia sovrana, che si riprenda la propria libertà, che difenda i propri prodotti, le proprie aziende, i propri confini e con questi la sua identità. Siamo noi quelli che possono rappresentarla perché gli altri due contendenti di questa sfida – Pd e M5S – sulle grandi questioni votano sempre alla stessa maniera. Sono due facce della stessa sinistra” Afferma nella stessa intervista.
Ora si dovrà vedere se Berlusconi cederà, come un tempo sembrava voler fare, lo scettro a questa parte del centrodestra che appare maggioritaria, o rilancerà. quel che è certo è che Il 28 gennaio si scriverà a Roma un altro capitolo della saga del centrodestra italiano