Complotti, cospirazioni e misteri della rete: le cause dei terremoti
Complotti, cospirazioni e misteri della rete: le cause dei terremoti
Secondo l’INGV le ultime scosse che hanno colpito il Centro Italia possono essere imputate allo “stiramento” dell’Appenino attualmente in corso. Secondo i geologi, in pratica, l’Italia si starebbe spostando – molto lentamente – verso Est per via del processo di estensione del Mar Tirreno cominciato ben 8 milioni di anni fa. Anche se i terremoti restano del tutto imprevedibili (almeno per quanto riguarda l’istante preciso e l’esatta magnitudo), gli eventi sismici degli scorsi giorni non hanno sorpreso gli esperti. Erano il “tassello mancante” tra quelli di L’Aquila e quelli di Amatrice, anche alla luce del fenomeno noto come “contagio sismico”.
Complotti, cospirazioni e misteri della rete: le cause dei terremoti
Agli scienziati adesso tocca analizzare i dati e fornire strumenti per attuare forme concrete di prevenzione. Questo è l’unico modo razionale per evitare nuove tragedie. Tuttavia, continuano a farsi largo sul web delle teorie quantomeno “strampalate” sulle cause dei terremoti. Vediamone alcune.
Terremoti, neve e gasdotti dell’Eni
In pratica, l’Eni avrebbe bisogno di “sgomberare la zona” per costruire un maxi-gasdotto. I terremoti farebbero parte di questo ampio progetto. La conclusione risulta ovvia dopo aver notato che tutte le scosse sono avvenute intorno a un “segretissimo” laboratorio posto sotto al Gran Sasso (da cui provengono le scosse elettromagnetiche che, appunto, causano le scosse).
Al Sud “c’è caldo”. Se nevica, deve essere per colpa di una modifica climatica indotta per “sgomberare” i terremotati dalla loro terra (che serve per costruire un maxi-gasdotto).
Alla ricerca di un capro espiatorio
Magari non è colpa dell’Eni, i terremoti potrebbero essere un castigo divino per le Unioni Civili. Per quanto tempo ancora la Lobby LGBT ignorerà i segnali provenienti da lassù?
Immancabile “numerologia” che porta direttamente alla pista satanico-massonica. Mancano solo le “scie chimiche”.
Infatti, eccole. E se la causa del terremoto, invece, fosse da attribuire al “programma segreto di aerosolchemioterapia bellica che la NATO – previo indottrinamento degli esperti civili – manda in onda dal 2002, a base di irrorazioni aeree di alluminio e bario che rendono l’aria maggiormente elettronconduttiva, in modo da consentire alle onde elf di colpire le faglie sismiche attive? Scie belliche e sciami sismici: un distruttivo connubio militare. C’è stato un boato. Che singolare coincidenza. Questo sisma è arrivato alla solita ora nel cuore della notte, come a L’Aquila il 6 aprile 2009, proprio come una bomba”.
Pillola rossa, pillola blu
I social danno la possibilità di esprimersi, praticamente, a tutti. Questa è una grande conquista che, d’altra parte, occorre maneggiare con cura. Coltivate la vostra opinione, confrontate i dati, ma continuate a fidarvi di chi segue attentamente un “metodo”.