Marine Le Pen: anche Salvini al raduno dei nazionalisti in Germania
Marine Le Pen: anche Salvini al raduno dei nazionalisti in Germania
Nel giorno di Trump, i nazionalisti europei dell’Enf si radunano. Dopo l’incontro di Milano, i partiti del gruppo Europa delle Nazioni e delle Libertà si incontrano a Coblenza. Nella città tedesca, sulle rive di Reno e Mosella, sono attesi Marine Le Pen, Geert Wilders e Matteo Salvini. A fare gli onori di casa, invece, sarà Frauke Petry. Per la prima volta, riporta l’edizione spagnola di Dw, la leader di Alternativa per la Germania sarà al fianco di Le Pen in un incontro ufficiale.
Il tutto, nonostante la riluttanza di una parte della sua formazione politica. Come spiega il webzine, infatti, euroscetticismo, nazionalismo e anti-islamismo accomunano Fn e Afd, ma su alcune questioni la distanza tra i due è siderale. Ne è la riprova, il fatto che esponenti della formazione tedesca a Bruxelles siedano in due gruppi diversi (l’Enf appunto e l’Efdd di Grillo e Farage). Così come la posizione linea liberista dei tedeschi in economia e quella più sfumata sulla globalizzazione. In netto contrasto con l’isolazionismo dei francesi.
Marine Le Pen: la tabella di marcia elettorale
Nonostante le differenze, però, l’estrema destra europea vuole dettare la linea in vista degli appuntamenti elettorali del 2017. Il primo riguarderà i Paesi Bassi, al voto il prossimo 15 marzo. Quindi, le presidenziali d’Oltralpe in aprile-maggio. Poi, le federali tedesche di settembre e le possibili elezioni politiche italiane anticipate.
Consultazioni in cui, forti dei sondaggi, questi partiti vogliono giocare un ruolo attivo. In Olanda, infatti, il Partito della Libertà è dato in vantaggio, così come la Le Pen alle presidenziali francesi. Per l’Afd, invece, continua la crescita, attestandosi al 15%, tanto quanto la Lega Nord. Nella spallata, dunque, i nazionalisti ci sperano, sottolineando come sia l’elezione di Trump sia la Brexit non fossero state predette.
Marine Le Pen: scontro a tutto campo contro UE ed Euro
L’obiettivo di fondo di queste forze politiche sarà sempre lo stesso: la battaglia contro l’attuale sistema Europa. Una battaglia contro l’Euro, innanzitutto. Per l’Eurobarometro di Repubblica, “la spallata contro l’Euro rischia di essere moltiplicata dalle difficoltà oggettive che si presenteranno: la scissione sempre più netta dell’economia tedesca e il resto d’Europa, l’allontanarsi del pericolo di deflazione, il problematico equilibrismo della Bce fra le diverse esigenze di Nord e Sud d’Europa”. Secondo il quotidiano romano, quindi, la sfida tra europeisti e nazionalisti non sarà tanto centrata su come uscire dall’Euro, ma su quanto giovamento potrebbero avere le nazioni nel ritorno alla moneta nazionale.
C’è, poi, una lotta di fondo all’Unione. Il che vuol dire, come ha sottolineato Linkiesta, una lotta contro il processo di integrazione comunitario, non ristretto al solo ambito economico. Il modello alternativo proposto da questi partiti, infatti, è un quello di un ritorno alla politica dei confini nazionali, in forte opposizione al multiculturalismo e alla globalizzazione.
Come ricorda sempre Linkiesta, Wilders ha messo come primo punto del suo programma la “de-islamizzazione” dei Paesi Bassi, mentre Marine Le Pen ha sottolineato la necessità che la Francia torni “padrona di ogni sua decisione”. Per il quotidiano online, poi, anche la gestione migranti dei governi tedesco ed italiano giocherà un ruolo sul consenso di Afd e Lega Nord.
In un’intervista alla Stampa durante la settimana, poi, Salvini aveva evidenziato la somiglianza tra la piattaforma di Trump e quella del Carroccio. “Trump ha vinto parlando di dazi doganali, flat tax, stop all’immigrazione, lotta al terrorismo insieme con Putin. È il programma della Lega” aveva detto al quotidiano torinese, sottolineando come il centrodestra, nella sua condizione attuale, non esista più.