Movimento 5 Stelle Grillo rimette tutti in riga, ma il malumore serpeggia
Movimento 5 Stelle Grillo rimette tutti in riga, ma il malumore serpeggia
Beppe Grillo dal suo blog ha intimato ai suoi parlamentari di seguire la linea politica del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni.
“I portavoce eletti del MoVimento 5 Stelle hanno un compito ben definito: dedicarsi al compimento del programma. Il programma per le prossime elezioni non sarà definito dai parlamentari ma dagli iscritti. Chi non sarà d’accordo potrà perseguire il suo programma in un’altra forza politica”.
Grillo ha ricordato agli eletti Cinque Stelle che le “uscite comunicative” dei parlamentari devono prima essere concordate con i responsabili comunicazione.
“I responsabili della comunicazione del MoVimento 5 Stelle sono Ilaria Loquenzi, Rocco Casalino e Cristina Belotti, rispettivamente alla Camera, al Senato e in Parlamento Europeo, che si coordinano con Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Tutte le uscite comunicative dei portavoce (partecipazioni a eventi, interviste alla tv, interviste ai giornali, post sui social network riguardanti l’azione politica del MoVimento 5 Stelle e simili) devono essere concordate assieme a loro. Altrimenti si rischia di cadere nelle trappole giornalistiche o di danneggiare l’immagine del MoVimento 5 Stelle con uscite goffe e maldestre”.
Chi non si attiene al regolamento, avverte Grillo, rischia grosso. “Chi danneggia l’immagine del Movimento 5 Stelle può incorrere nelle sanzioni definite dal Regolamento: richiami e sospensioni. Non si fanno sconti a nessuno”.
Movimento 5 Stelle Grillo minaccia espulsioni
Sul finale Grillo ha smentito qualsiasi alleanza con formazioni di destra o sinistra come ipotizzato da alcuni giornali. “Il M5S non è di destra né di sinistra, non c’entriamo nulla con queste categorie ideologiche. Quando parliamo di reddito di cittadinanza dicono che siamo di sinistra, anche se loro sono quelli del jobs act. Quando parliamo di sostegno alla pmi dicono che siamo di destra, anche se sono loro quelli che le hanno affossate. Quando parliamo di taglio degli stipendi siamo populisti. Questo è il motivo per cui non faremo mai alleanze con i partiti che hanno devastato l’Italia negli ultimi decenni”.
Movimento 5 Stelle Grillo, i malumori interni
Le parole di Beppe Grillo arrivano dopo i commenti critici di alcuni parlamentari ai contenuti dell’intervista al Journal du Dimanche, rilasciata dal fondatore del Movimento 5 Stelle. Nel colloquio con il quotidiano transalpino Grillo aveva esaltato gli “statisti forti” Putin e Trump, invocando la mano dura contro gli immigrati.
Parole che non sono piaciute ad alcuni esponenti di spicco del M5S, tra cui Roberto Fico. Il presidente della Vigilanza Rai non ha nascosto il suo disappunto. “Non siamo né trumpiani né salviniani, Dio ce ne scampi”. E ancora: “A Trump non gli do nessuna apertura di credito. Di certo non vado contro il voto popolare ed è sbagliato il coro dei media che non ha fatto che favorirlo. Ma se mi chiede se sono d’accordo sul muro per gli immigrati, le dico: assolutamente no. Sugli immigrati ci vuole apertura”.
Alle dichiarazioni di Fico si era aggiunto anche il commento perplesso della senatrice grillina Paola Nugnes, che su Facebook aveva postato su Facebook una dichiarazione di fuoco, poi cancellata, contro la nuova direzione politica dei Cinque Stelle. “Mi sono svegliata nazionalista e leghista. Ma quando ne abbiamo discusso?”.
E non è finita in qui. Sempre ieri, il deputato Cinque Stelle Federico D’Incà aveva scritto un post su Facebook in cui difendeva il sindaco di Parma, Pizzarotti. “L’essere umano è fatto di invidie, di piccolezze e dove non si è capaci di innalzare se stessi allora si preferisce abbassare gli altri e in questo caso tutto l’ottimo lavoro fatto a Parma”.
Osservazioni critiche che a Beppe Grillo non sono affatto piaciute. Da qui la decisione di rimettere tutti in riga.