“Reprimere e sanzionare ogni forma di evasione fiscale”. E’ l’imperativo lanciato dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, intervenuto alla cerimonia di chiusura dell’anno di studi della Scuola di polizia tributaria della Guardia di Finanza ad Ostia. Il ministro ribadisce quanto affermato un paio di giorni fa, sottolineando l’importanza di un nuovo approccio – respingendo la logica dei singoli interventi – per contrastare efficacemente l’evasione fiscale.
FISCO ED INVESTIMENTI – “L’incertezza in campo fiscale è dannosa per le decisioni di investimento e per la crescita”, è quanto afferma Padoan. Serve quindi un sistema che crei un rapporto di fiducia tra fisco e contribuenti, in modo da recuperare risorse da destinare alla crescita. Ribadendo l’attenzione del governo sul tema, Pier Carlo Padoan afferma che “non esistono stime precise del fenomeno, ma le dimensioni sono tali da imporre azioni efficaci”, anche e soprattutto in considerazione della difficile congiuntura economica.
GUARDIA DI FINANZA – L’evento a cui ha partecipato è anche un’occasione per Pier Carlo Padoan per confermare l’appoggio all’azione della GdF, nonostante le inchieste che in queste settimane ne hanno coinvolto i vertici. Dal ministro la conferma di un “rapporto di stretta vicinanza e fiducia”.
INTESA CON OCSE – In occasione della cerimonia, è stato siglato un Protocollo d’Intesa tra la Guardia di Finanza e l’Ocse. Grazie ad esso la Scuola di Polizia Tributaria rappresenterà a livello internazionale l’Accademia per le investigazioni sui crimini economico-finanziari, assumendo il nome di “International Tax Crime Academy”. Per il Comandante Generale della GDF l’accordo è “segno tangibile del concreto apprezzamento per l’opera sinora svolta dal Corpo in Italia e all’estero”.
Emanuele Vena