Sondaggi, chi vincerà le elezioni con la legge elettorale uscita dalla Consulta?
La sentenza della Consulta ha dimezzato l’Italicum di renziana memoria. No al ballottaggio e ai capilista bloccati in più regioni. Sì al premio di maggioranza a chi supera il 40%. Le principali forze politiche, Pd, M5S e Lega, chiedono di andare al voto subito con la legge elettorale corretta dalla Corte Costituzionale.
Ma che cosa succederebbe se davvero si andasse alle urne con un sistema per niente armonizzato? A fare delle previsioni ci hanno provato i principali sondaggisti italiani.
Sondaggi, l’opinione di D’Alimonte
Per Roberto D’Alimonte, la decisione della Consulta è un assist per Matteo Renzi visto che rimangono sia l’elemento maggioritario sia i capilista bloccati. La sparizione del ballottaggio obbliga le forze politiche a dare vita ad un governo di coalizione. Secondo D’Alimonte infatti nessun partito, nemmeno una grande coalizione, riuscirà a raggiungere il premio di maggioranza.
Sondaggi, l’opinione di Piepoli
Per Nicola Piepoli, la legge imbriglia i partiti, costretti a coalizzarsi ed essere alla mercè delle forze politiche minoritarie. Per questo il voto è più lontano. Secondo Piepoli, Renzi lascerà Gentiloni governare serenamente e a guadagnarne in termini di intenzioni di voto sarà il Pd.
Sondaggi, l’opinione di Weber
Per Roberto Weber, direttore dell’Istituto demoscopico Ixè, la legge elettorale uscita dimezzata dalla Consulta porterà ad una nascita di un sistema quadripartito. Non un sistema maggioritario quindi, ma uno proporzionale.