Telefonata Grillo Raggi, il retroscena
“Sono tranquilla. Ho rispettato le procedure. Risponderò a tutte le domande che la Procura mi vorrà fare” – così risponde Virginia Raggi ai microfoni di RaiNews24. Il sindaco di Roma sembra essere serena dopo le vicende che stanno mettendo in agitazione la politica romana e il M5s: due giorni fa è stato recapitato in Campidoglio un invito a comparire da parte della procura di Roma per l’inchiesta relativa alle modalità della nomina di Renato Marra.
Telefonata Grillo Raggi, che cosa si sono detti
La tranquillità del sindaco sembra stridere se paragonata alle ultime ricostruzioni giornalistiche: secondo quanto riportato da Fabrizio Roncone per il Corriere della Sera Beppe Grillo, padre del movimento, sarebbe furibondo per la situazione di Roma. Non era bastata la modifica al codice etico del regolamento, perché la situazione sembra ancora più delicata. Per il sindaco potrebbe esserci un’accusa di falso. Sempre secondo la ricostruzione del Corsera, ci sarebbero messaggi dello scorso ottobre in cui il capo del personale in Campidoglio Raffaele Marra avrebbe consigliato al fratello Renato, vicecapo della polizia municipale, di fare domanda per il posto di responsabile del Turismo. Se confermata, questa ipotesi sarebbe in contraddizione con la versione fornita dalla Raggi alla responsabile dell’Anticorruzione capitolina: “Sono stata io a scegliere Renato Marra, ho fatto tutto io”.
Una situazione che potrebbe portare non pochi problemi al M5s. Nella ricostruzione del Corsera si parla infatti di un duro scambio telefonico tra Grillo e la Raggi, nel quale il padre del movimento avrebbe accusato il sindaco di averlo ingannato sul caso Marra e avrebbe ipotizzato anche di togliere il simbolo del M5s all’amministrazione capitolina. Dopo la sentenza della Consulta sulla legge elettorale, l’ipotesi più probabile è che si vada a elezioni nei prossimi mesi. Per Grillo e il movimento Roma dovrebbe essere una vetrina in vista della campagna elettorale.
Telefonata Grillo Raggi, la smentita della sindaca
A smentire qualsiasi malumore, è arrivata a stretto giro la risposta di Beppe Grillo. In un post pubblicato sul blog, il garante ha rassicurato: “Virginia Raggi ha adempiuto ai doveri indicati dal nostro codice etico (da poco elogiato pubblicamente da Nino Di Matteo) informando tempestivamente il movimento e i cittadini dell’invito a comparire che ha ricevuto l’altro giorno. Lei è serena e io non posso che esserle vicino in un momento che umanamente capisco essere molto difficile.” – e accusato la stampa: “i giornalisti del Corriere della Sera sono molto male informati o volutamente disinformati. La ricostruzione della telefonata pubblicata oggi è totalmente falsa, nonché ridicola.”
A negare la telefonata è stata anche la stessa Raggi, che ai microfoni del Corsera ha negato qualsiasi ‘rimprovero’ da parte di Beppe Grillo: “Le indagini sono ancora in corso, è poco serio mettere in bocca alla procura cose che non ha detto” – e ha aggiunto: “la telefonata non c’è mai stata. Grillo è tranquillo”.