Rapporto Nomisma sul gioco d’azzardo: il 47% dei minorenni è a rischio
“Il gioco è severamente vietato ai minori”, si sente sempre al termine di ogni spot per pubblicizzare il gioco d’azzardo. Ma è veramente così? Secondo un report di Nomisma il 47% dei minorenni ha avuto accesso al gioco d’azzardo durante lo scorso anno. Lo studio è stato realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna (Dipartimenti di “Scienze Economiche”, “Sociologia e Diritto dell’Economia” e “Scienze Mediche e Chirurgiche”) e ha coinvolto un ampio campione di scuole secondarie di secondo grado italiane e ha visto la partecipazione di oltre 11.000 ragazzi dai 14 ai 19 anni.
Rapporto Nomisma: gioco d’azzardo, +125% di introiti in 8 anni
“Per gioco d’azzardo – ha dichiarato Silvia Zucconi di Nomisma, raggiunta da Termometro Politico – si intendono tutti i giochi in cui si tenta la fortuna con una vincita in denaro. In cima alla graduatoria tra i giovani ci sono sia i gratta e vinci, sia le scommesse sportive”. In Italia si gioca di più al centro piuttosto che al Sud e si gioca di più negli istituti tecnici e negli istituti professionali (58%). Nelle famiglie in cui vi è un’abitudine al gioco, inoltre, la percentuale sale al 64%.
Sono sempre di più, infatti, i giovani che si approcciano al gioco, un mercato in forte ascesa. “Dal 2007 – ha specificato Zucconi – si è registrato un forte aumento degli introiti derivati dal gioco, pari al +125%.
A moltiplicare gli introiti, il fattore determinante è stata la liberalizzazione del gioco d’azzardo. Inoltre, ha sottolineato Zuccconi, “la crisi ha contribuito ad avvicinare al gioco d’azzardo molte persone in difficoltà nella speranza di tentare un colpo di fortuna”.