Sondaggi elettorali, per Demopolis quasi impossibile avere la maggioranza in Parlamento
Se si andasse a votare oggi, non solo nessun partito raggiungerebbe quel 40% che permette di accedere al premio di maggioranza, ma nessun accordo post-elettorale (ipotizzabile) permetterebbe di ottenere la maggioranza assoluta dei seggi nelle due Camere per poter governare. La rilevazione e la conseguente proiezione è stata realizzata dall’Istituto Demopolis per la trasmissione televisiva di La 7, Otto e Mezzo. Secondo l’ultimo sondaggio, infatti, oggi il PD sarebbe il primo partito con il 30%, seguito dal Movimento 5 Stelle al 29%, la Lega Nord al 13,2% e Forza Italia all’11,8%. Con la sentenza della Consulta, va ricordato, il 40% deve essere raggiunto da una lista e non da una coalizione, quindi le somme tra i singoli partiti contano fino ad un certo punto.
Sondaggi elettorali, la proiezione di Demopolis sul nuovo Parlamento
Secondo la proiezione dell’Istituto diretto da Pietro Vento, se i risultati elettorali fossero questi, alla Camera nessun partito si avvicinerebbe alla maggioranza assoluta con il PD a 195 seggi, il M5S a 185, la Lega 84, Forza Italia 76, Fratelli d’Italia 30, Sinistra Italiana 23 e Area Popolare 22. La maggioranza assoluta alla Camera è di 316 seggi. Queste proiezioni non tengono di conto dei voti all’estero. Con questi numeri l’alleanza post-elettorale che più si avvicinerebbe ad una maggioranza parlamentare – pur senza raggiungerla – sarebbe quella della Große Koalition alla tedesca tra PD-FI-AP che arriverebbe a quota 296 seggi (20 in meno rispetto al 50%+1 necessario). Tutte le altre possibili alleanze – dal modello Ulivo al centrodestra unito, passando per un’improbabile unione tra i lepenisti nostrani – non permetterebbero di arrivare ad una maggioranza parlamentare.
Inoltre, va anche considerato che nel caso ipotetico di raggiungimento della maggioranza parlamentare (perché sottostimati i risultati elettorali di alcuni partiti e sovrastimati quelli di altri) sarebbe ancora più difficile ottenere un risultato omogeneo al Senato dove i parlamentari vengono eletti proporzionalmente su base regionale con una soglia di sbarramento all’8%. Molto difficile quindi che si arrivi ad un risultato armonico in entrambe le Camere e che permetta al prossimo governo di lavorare in pace senza particolari scossoni. A meno che, il Parlamento non intervenga per modificare la legge elettorale vigente.
NOTA METODOLOGICA
Nota informativa – L’indagine è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 25 al 26 gennaio – per il programma Otto e Mezzo – su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi.