Matteo Renzi: ecco perché la coalizione con Pisapia e Alfano non si può fare
A pochi giorni dalla sentenza della Consulta sull’Italicum, l’ipotesi elezioni anticipate sembra essere quella più probabile. E sarebbe proprio Matteo Renzi uno dei sostenitori del voto anticipato. Secondo la ricostruzione fornita dalla Stampa, infatti, il segretario del Partito Democratico sarebbe soddisfatto della sentenza sull’Italicum, in quanto avrebbe “solo” cancellato il ballottaggio, senza toccare il cuore della legge. Da qui la tentazione di usarlo per le elezioni anticipate.
Matteo Renzi: ecco perché la coalizione con Pisapia e Alfano non si può fare
Esclusa l’ipotesi del voto in primavera, la data dell’11 giugno non sembra irreale. Un ulteriore passo avanti verso le elezioni potrebbe verificarsi nelle prossime settimane in Parlamento. Il Pd dovrebbe infatti presentare dei progetti di riforma elettorale, spingendo per il ripristino del Mattarellum, la legge maggioritaria con i collegi.
A meno di colpi di scena o accordi dell’ultimo minuto, il Pd dovrebbe prendere atto di non avere una maggioranza per far passare una riedizione del Mattarellum. Da qui il tentativo di armonizzare il Consultellum-1 (la legge per il Senato, ricavata da una vecchia sentenza della Consulta) e il Consultellum-2, la legge elettorale per la Camera ricavata dalla pronuncia di ieri della Corte Costituzionale.
Se anche questo tentativo fallisse per le divisioni tra i partiti, a quel punto si aprirebbero le porte a una votazione con due “Consultelli” e una soglia di sbarramento dell’8% per il Senato. Se l’ultima ipotesi fosse confermata, si dovrebbero creare delle liste di coalizione su due leggi di impianto proporzionale.
Matteo Renzi: ecco perché la coalizione con Pisapia e Alfano non si può fare
Sempre secondo la ricostruzione della Stampa, Matteo Renzi avrebbe riallacciato i contatti con gli alleati. Dai centristi vicini ad Angelino Alfano alla lista di Giuliano Pisapia. Ma la situazione sembrerebbe essere più complicata.
Giuliano Pisapia, a Genova per un incontro con il sindaco Marco Doria, ha aperto alla possibilità del voto anticipato. “Se il Parlamento riuscisse a fare delle riforme necessarie ed urgenti si potrebbe anche rinviare il voto, ma temo che non sia in grado di farle”. Sulla possibilità di una “grande coalizione” con Alfano: “l’ipotesi che i giornali attribuiscono a Matteo Renzi su un listone che vada da Alfano a Pisapia per me sarebbe un incubo, sarebbe irrealizzabile ed è folle anche solo pensarlo”.
Oltre alla resistenza di Pisapia, Renzi dovrà fare i conti anche con una parte del suo partito contraria alle elezioni anticipate. Ma anche con la difficoltà di sfiduciare il governo di Paolo Gentiloni che ha approvato provvedimenti importanti, operando senza intoppi e dimostrando la massima lealtà verso Renzi.