Lo show del presidente Rafael Correa (Ecuador) nel suo ultimo tour europeo
Il primo mandatario della Repubblica dell’Ecuador, Rafael Correa, si accinge a terminare il suo secondo mandato presidenziale. A pochi mesi dalle elezioni – che dovrebbero celebrarsi nel mese di marzo – il ‘Presi’ compie il suo ultimo tour europeo. Visite ufficiali alle comunità ecuadoregne in Italia (Genova e Milano) e in Spagna. Sabato 28 gennaio, Correa si è presentato al Palacio de deporte di Madrid per salutare la più numerosa comunità migrante.
Ecuador: per Rafael Correa, è la “década ganada” della Revolución Ciudadana
Dopo una decade, il paese del platano, del camarón e del buon ceviche ha visto una riduzione importante della povertà estrema, oltre che una forte ascesa del PIL (praticamente raddoppiato nel giro di 10 anni). I dati macroeconomici sono generosi e confermano che, in linea di massima, Rafael Correa ha operato correttamente, risollevando un Paese in rovina dal lontano 1999 (anno del primo crack bancario del paese). Molti ecuadoregni – specialmente donne – hanno dovuto lasciare il paese, per cercare fortuna altrove. Il primo paese di destinazione è stata la Spagna. Le maggiori comunità di migranti si trovano a Barcellona, Murcia e Madrid. Proprio a queste grandi comunità, Correa ha voluto rivolgere un saluto particolarmente affettuoso.
Rafael Correa a Madrid: accolto come una rockstar, risponde come icona pop
Il presidente dell’Ecuador sfrutta l’ultima visita istituzionale con Mariano Rajoy e il Rey Felipe VI per salute la maggior comunità ecuadoregna in terra straniera. E lo fa con uno stile non proprio di un presidente, bensì di una rockstar. Il Palacio de deporte si riempie di persone festanti. La coda per entrare nel palazzetto è lunga e, nell’attesa dell’apertura delle porte, si ascoltano cori di appoggio al primo mandatario.
La lunga notte culturale dell’Ecuador: l’entrata trionfale di Rafael Correa
L’arrivo del presidente è atteso per le ore 20:00, ma le porte del palazzetto si aprono un paio d’ore prima, per permettere a tutti di entrare in maniera ordinata. Le prime due ore trascorrono con l’accompagnamento della musica tradizionale ecuadoregna e latinoamericana. L’ospite d’eccezione è Gerardo Morán, noto cantante del sub-continente. È proprio lui l’ultimo artista ad esibirsi prima dell’arrivo del presidente. Dopo una lunga introduzione e la formazione di un cordone di sicurezza messo in piedi dai volontari, Rafael Correa entra dalla porta principale, stringendo centinaia di mani e abbracciando i suoi connazionali. La passerella di saluti dura almeno una decina di minuti. Molti dei presenti si emozionano, non riuscendo a trattenere le lacrime, per la gioia e l’incredulità.
La comunicazione di Rafael Correa: elevare il popolo
Il presidente entra con tutti gli onori, dopo aver ascoltato l’ambasciatore ecuadoregno e due dei principali attivisti ecuadoregni contro gli sfratti (una vera e propria piaga sociale che ha colpito la Spagna dall’inizio della crisi economica). Ciò che risalta della comunicazione del presidente Correa, è l’intenzione di elevare il popolo a soggetto consapevole, capace di intendere anche dinamiche economiche complesse. Correa parla ad una platea ampia ma con scarsa conoscenza della macroeconomia. Secondo le stime dell’ambasciata, solo il 3,3% degli ecuadoregni in Spagna possiede una formazione accademica (nonostante sia un dato in forte crescita). Ciò nonostante, il presidente parla in termini tecnici del crack bancario degli anni ’90, e delle leggi che lo regolano nell’attualità. Uno dei termini maggiormente utilizzati è neoliberismo, spauracchio del centrosinistra italiano, concetto inutilizzabile e indicibile. In quasi sessanta minuti di discorso, Correa rimarca l’importanza del popolo migrante e dei maggiori risultati della decade, in primis il forte investimento in infrastrutture, istruzione e ricerca.
Rafael Correa saluta Madrid con un concerto gratuito
Dopo il discorso, riprendono balli e canti, riprende la fiesta e la platea rimane a godersi lo show. Giunti al gruppo dei Canto Andino, Correa viene invitato sul palco per cantare canzoni popolari. Il presidente ci prende gusto e rimarrà sul palco per oltre un’ora, esibendosi con vari gruppi (in calce, un frammento dello spettacolo). Correa saluta così il suo popolo, cantando e ballando insieme ai festanti cittadini dell’Ecuador, facendo foto e firmando autografi, come una vera rockstar.