Naufragio al largo delle coste della Malesia. Un’imbarcazione con a bordo 97 migranti irregolari indonesiani è affondata nelle acque a ovest della Malesia: due cadaveri sono stati recuperati, ma all’appello mancano ancora 35 persone. Il barcone è affondato all’una di notte ora locale, nello Stretto di Malacca, tra Sumatra e la penisola malese.
Oltre cinquanta persone sono state soccorse, scrive l’agenzia malese della polizia marittima. Non è ancora chiaro dove fosse diretta l’imbarcazione: secondo funzionari di Kuala Lumpur, il battello puntava verso la Malesia. Altre fonti citate da Al Jazeera sostengono invece che facesse rotta verso la provincia settentrionale di Aceh, in Indonesia.
Pescatori locali e guardia costiera sono riusciti a salvare decine di persone. Scrive la CNN che le operazioni di soccorso sono ostacolate dalla bassa marea. Un elicottero sta partecipando alla ricerca dei dispersi.
Le 97 persone stavano navigando su un barcone di legno inadatto ad affrontare il mare aperto, secondo l’agenzia Reuters. A bordo c’erano uomini, donne, bambini.
Probabilmente a bordo c’erano molti lavoratori irregolari. La Malesia, tra le economie più vivaci del sud-est asiatico, attrae come una calamita forza lavoro dai paesi vicini, persone che spesso vengono impiegate nelle piantagioni di palma da olio.