Sondaggi elettorali EMG: nonostante gli scandali il M5S non cala, giù invece il PD
Sondaggi elettorali EMG: nonostante gli scandali il M5S non cala, giù invece il PD
E’ una caratteristica del momento politico: nonostante gli scandali romani, i contrasti interni, gli avvisi di garanzia, il Movimento 5 Stelle non sembra perdere l’attrazione che lo porta a contendere al PD il primo posto tra i partiti italiani.
Solo a Roma, come Winpoll certifica, oggi la sindaca Raggi probabilmente non ripeterebbe l’exploit dello scorso giugno, ma a quanto pare nel resto d’Italia la popolarità rimane la stessa. E’ quello che anche EMG ci dice, con il suo sondaggio settimanale per il Tg La7 effettuato su un panel di intervistati di circa 1800 casi.
Il PD al contrario appare in calo, e quindi lontanissimo da quella soglia del 40% che ormai dopo la sentenza della Consulta è indispensabile superare per avere la maggioranza, almeno alla Camera.
Stabile il centrodestra, che ha la forza per essere, unito, una alternativa sia al PD che al Movimento 5 Stelle
Sondaggi elettorali EMG, solo il 2,4% tra M5S e PD
Così il Movimento 5 Stelle non solo non cala, ma riesce a raggranellare un decimo di punto in più e ad andare al 28,1%, solo il 2,4% più indietro rispetto al PD che invece cala del 0,7% al 31,2%.
Gara sempre più ravvicinata quindi per i due primi partiti, ma se il centrodestra fosse un partito unico sarebbe potenzialmente tra le due formazioni al 30,2%, ovvero la somma tra il 13,5% della Lega Nord, giù di mezzo punto, il 12,1% di Forza Italia, al 12,1%, +0,5%, e il 4,6% di Fratelli d’Italia, +0,1%
Bene Sinistra Italiana che appare in ripresa al 3,4%, sopra sia a NCD, stabile al 3,3%, sia alla soglia di sbarramento che è rimasta al 3%
Dal punto di vista dei seggi con la nuova legge elettorale proporzionale con sbarramento e premio solo in caso di raggiungimento del 40%, ma senza ballottaggio, questo tripolarismo consegnerebbe una Camera senza maggioranza.
Questi infatti i seggi dei partiti:
Il Pd sarebbe primo, ma solo con 201 seggi, contro i 180 del M5S, e poi a seguire gli 86 della Lega Nord, i 79 di Forza Italia, i 29 di Fratelli d’Italia, in totale 194 per il centrodestra, e infine i 22 di Sinistra Italiana, i 21 di NCD, oltre ai 12 delle minoranze linguistiche e di alcuni seggi esteri.
Complessivamente nessuna delle coalizioni di governo immaginabili raggiungerebbero i 316 seggi di maggioranza.
Non il PD e la sinistra, non il PD con NCD, solo PD con NCD, Forza Italia e autonomie raggiungerebbe i 307 seggi, forse di più se gli eletti all’estero dessero la propria fiducia, ma non ancora i 316 necessari.
E si tratterebbe solo di 12 seggi in più dell’alleanza “populista” di Lega Nord, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle, che arriverebbe a 295 scranni