Incandidabilità Berlusconi: ritirato il ricorso alla Corte Europea dei diritti
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo non dovrà più esaminare la richiesta dell’avvocato Ana Palacio, quattro parlamentari di Forza Italia e quasi 4.000 cittadini sulla incandidabilità di Silvio Berlusconi alle elezioni europee. Il ricorso, infatti, è stato ritirato.
L’istanza organizzata da Palacio, sin da tempo era stata preparata e lo scorso aprile aveva vissuto il primo rifiuto da parte della Corte. Il legale di Berlusconi, tuttavia, non si è dato pace ed ha ripresentato una nuova interpellanza al fine di sospendere – con effetto immediato – le pene accessorie che ostacolavano la candidatura del leader di Forza Italia alle elezioni europee 2014. I due ricorsi erano stati entrambi respinti, il primo da un cancelliere della Corte ed il secondo direttamente da un giudice.
L’avvocato, ex Ministro degli Esteri spagnola e Parlamentare europea per due legislature, aveva chiesto alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di imporre allo Stato italiano una legge ad hoc che permettesse a Berlusconi di candidarsi, manipolando le conseguenze della condanna in Cassazione per frode fiscale nell’ambito del processo Mediaset.
Daniele Errera