9 mappe che spiegano perché i Paesi Bassi non sono l’Olanda

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Mappe interessanti: perché i Paesi Bassi non sono l’Olanda

Anche uno stato di piccole dimensioni può essere eterogeneo. La diversità non è sempre subordinata all’estensione. Questo è il caso dei #Paesi Bassi come mostrano le #mappe riprese da Frank Jacobs  e apparse su Bigthink.com. Scherzando, ma nemmeno tanto, si può dire che ci sono almeno nove modi per dividere in due parti, nettamente distinte, quella che comunemente viene chiamata Olanda.

Mappe interessanti: perché i Paesi Bassi non sono l’Olanda

Per esempio, una netta divisione riguarda il Carnevale. Sì, non solo Rio de Janeiro, New Orleans, Venezia e Colonia, anche il sud dei Paesi Bassi è famoso per l’esuberante festa che precede il periodo di “pentimento” quaresimale. Ed è proprio qui sta la spiegazione. La parte meridionale dei Paesi Bassi è generalmente cattolica. Mentre il nord è in gran parte protestante. Anche se le divisioni in base alla religione si sono fortemente attenuate nel corso dei secoli, la linea tracciata dalla mappa sottolinea l’atteggiamento dicotomico delle due parti del paese. Nella parte “cattolica”, infatti, il Carnevale è preso così seriamente che molte città cambiano il proprio nome nei giorni di festa. Niente del genere accade nel resto della nazione.

I Paesi Bassi sono nell’opinione comune tra i paesi più “progressisti” del mondo intero. Nonostante la legislazione sulla cannabis, sulla prostituzione, sull’eutanasia, la lista potrebbe continuare, nel paese si può individuare una zona particolarmente “conservatrice”. Una vera e propria “Bible Belt”, dove la religione protestante viene osservata con una profonda rigorosità. La sua “capitale” è la cittadina di Staphorst, in cima alle classifiche per partecipazione alle funzioni religiose e natalità. Famosa anche per i bassi tassi di vaccinazione (per alcune congregazioni, interferirebbe con il piano divino).

Nel nome è già detto tutto, i Paesi Bassi sono quasi interamente pianeggianti. Un quarto del suo territorio è sotto il livello del mare (vive al di sotto del livello del mare un quinto dei suoi abitanti). Soltanto il 50% circa della superficie nazionale supera il metro sopra il livello delle acque. Tanto per dire, la cima più alta del paese è una collina nota come Vaalserberg, 322,7 metri, e non è nemmeno tutta in territorio olandese visto che si pone al confine con Belgio e Germania. Da precisare, però, che in seguito all’incorporazione delle Antille Olandesi nel Regno, la cima più alta dei Paesi Bassi è diventata il Monte Scenery (887 metri), che si trova sull’Isola di Saba nei Caraibi.

Non solo mulini a vento. I Paesi Bassi hanno anche delle non indifferenti scorte di idrocarburi. Si parla in particolare di gas nel nord del paese, sotto la provincia di Groningen, e di petrolio, nel Mar del Nord. Anche se non mancano giacimenti di petrolio sul continente così come giacimenti di gas al largo delle coste.

La “durezza” della lingua nederlandese è proverbiale. “L’olandese non è una lingua ma un disturbo alla gola”, “l’economia è come la lingua olandese, mi hanno detto che ha senso ma ho i miei dubbi”, “l’Asino è un cavallo tradotto in olandese”. Questi sono solo alcune delle centinaia di freddure sulla lingua parlata dei Paesi Bassi. Nella mappa sotto, la linea tratteggiata divide la parte settentrionale del paese, dove la lingua olandese è parlata in tutta la sua gutturalità, dal sud, dove gli stessi suoni diventano più morbidi, come quelli del fiammingo (lingua parlate nelle Fiandre, regione del Belgio).

Già così la situazione linguistica pare abbastanza complicata, tuttavia, bisogna considerare che nella Provincia di Limburgo, una striscia di terra tra la Germania e il Belgio, si parla un dialetto così particolare che anche gli olandesi delle altre provincie fanno fatica a comprenderlo (certo, per un italiano non è difficile da immaginare).

Quando chiamate i Paesi Bassi “Olanda” e come se chiamaste l’Italia “Marche”. Un caso di “sineddoche” vero e proprio, la figura retorica che descrive i casi in cui il nome di una “parte” di qualcosa si usa per indicare il “tutto” cui appartiene. Infatti, “Olanda” è un termine che nello specifico individua 2 delle 12 province dei Paesi Bassi, l’Olanda Settentrionale e l‘Olanda Meridionale.

L’Olanda corrisponde alla parte più urbanizzata, tecnologicamente avanzata, culturalmente più innovativa ed economicamente più ricca del paese. Nel cosiddetto Randstand (città ad anello), una conurbazione che collega 17 città – tra cui Amsterdam, Rotterdam, L’Aia, Utrecht – si concentra anche la vita istituzionale e politica del paese. Il resto del paese, escluse città come Eindhoven, Groninga, Breda e zone limitrofe, è generalmente “rurale”.

I Paesi Bassi sono una delle mete preferite dai tedeschi (non solo le località costiere ma anche quelle vicine al confine, a differenza di quanto riportato sulla mappa). Amsterdam è nota per le scorribande dei britannici che ne apprezzano i “prodotti tipici”, soprattutto in caso di “addio al celibato” (c’è da chiedersi se sia una “tradizione” unicamente britannica). Pare che il paesino di Giethoorn, nella Provincia di Overjissel, riceva ogni anno almeno 200mila turisti cinesi attratti dai numerosi canali e dal suo paesaggio ameno che gli ha valso il soprannome di “Venezia dei Paesi Bassi”.