Sondaggi politici Usa, secondo gli americani i leader mondiali non hanno rispetto per Trump
Qual è l’immagine dell’America al di fuori dei confini nazionali? Negativa. A dirlo sono gli stessi cittadini statunitensi secondo l’ultimo sondaggio realizzato tra l’1 e il 5 febbraio da Gallup e reso pubblico nella giornata di ieri. Nell’ultimo anno, infatti, la percezione dell’America all’estero è passata da una maggioranza positiva (54%) ad una negativa (42%). Su questo dato pesa ovviamente l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca che, volente o nolente, ha portato un clima di incertezza a livello globale che si inizierà a diradare solo nei prossimi mesi.
Secondo il 42% degli intervistati l’America è vista negativamente al di fuori dei propri confini e questa è la seconda percentuale più bassa da 16 anni a questa parte. Un dato peggiore (40%) si era registrato solo nel 2007, quando gli Stati Uniti erano ancora pienamente coinvolti nelle estenuanti guerre in Iraq e Afghanistan. Dall’elezione di Barack Obama in poi, secondo gli americani, l’immagine del proprio paese all’estero è cresciuta esponenzialmente fino al 54% dello scorso anno. Il picco massimo raggiunto è quello del 79% del 2002, sulla scia degli attentati dell’11 settembre che portò il mondo intero a stringersi intorno agli States.
Se ci soffermiamo sulla figura di Donald Trump, solo un terzo degli americani pensa che il Presidente sia rispettato dai leader di tutto il mondo. Un anno fa, il dato era molto più alto per Barack Obama (45%). Questo crollo è dovuto soprattutto all’opinione dei repubblicani: il 60% di essi ritiene che Trump sia rispettato dai leader mondiali, contro il 79% dei democratici un anno fa.
Sondaggi politici Usa, il ruolo degli Stati Uniti nel mondo
Nessuno spostamento rilevante invece si registra nell’opinione degli americani sul ruolo degli Stati Uniti nel mondo. Se è vero che rispetto ad un anno fa, abbiamo un 4% in più di insoddisfatti rispetto alla posizione della più grande potenza mondiale nel contesto globale, è pur vero che la tendenza parla chiara: dal 2013 in avanti il tasso di soddisfazione degli americani nei confronti del proprio paese è andato costantemente diminuendo. Questo crollo è molto simile a quello del biennio 2005-2007, nel bel mezzo della guerra in Iraq. Secondo l’Istituto demoscopico americano, la nascita del cosiddetto Stato Islamico (ISIS) e il terrorismo internazionale che ha colpito anche l’America avrebbero contribuito in maniera rilevante all’insoddisfazione generale.