Regionali Sicilia, è quella la vera partita nazionale: ecco i nomi grossi dei partiti
Il 2017 sarà un anno decisivo per la Sicilia. E non solo. Le elezioni Regionali di ottobre potrebbero essere il primo vero test nazionale in vista delle politiche del 2018. A meno che non si voti prima, a giugno o settembre. Eppure, la sensazione è che i big delle tre forze politiche più importanti – PD, M5S e Forza Italia – si stiano iniziando a muovere con l’obiettivo di spendere una candidatura forte. E i primi nomi che iniziano a girare sui giornali vanno in questa direzione.
I due partiti che permetteranno ai cittadini di scegliere il proprio candidato sono il PD e il M5S. Davide Faraone, luogotenente di Renzi in Sicilia, a dicembre ha invitato i dem siciliani a non ridurre tutto ad una “girandola di nomi” o a “querelle personali” ma ha auspicato una “partecipazione” sulle “idee, progetti e programmi” per l’isola. Dall’altra parte i grillini che, lacerati dalle faide palermitane, faranno scegliere agli iscritti il proprio candidato alla Presidenza della Regione. Tra i sicuri ci sono già Giancarlo Cancellieri che nel 2012 raggiunse un buon 19% di consensi e poi i tre deputati dell’Ars Francesco Cappello, Giampiero Trizzino e Valentina Zafferana.
Secondo un retroscena della Stampa però l’outsider potrebbe essere il pm antimafia Nino Di Matteo, più volte accostato al Movimento 5 Stelle nei mesi scorsi. Di Matteo è il pm di punta del processo sulla Trattativa Stato-Mafia e difficilmente potrebbe lasciare la toga prima di una sentenza, almeno di primo grado.
Il Movimento 5 Stelle ha spesso appoggiato il lavoro del pm palermitano, organizzando manifestazioni per tutelare la sua incolumità di fronte alle ultime minacce provenienti da Totò Riina in persona, oggi rinchiuso nel carcere di Parma. Alla vigilia dell’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale, Di Matteo era stato inserito dal blog di Beppe Grillo nella rosa dei dieci candidati a 5 Stelle per il Colle. Un mese fa, inoltre, il pm antimafia ha elogiato il nuovo codice etico del Movimento in quanto “distingue tra responsabilità politica e penale”.
Regionali Sicilia, Berlusconi punta su Stefania Prestigiacomo
Sempre la Stampa ha tirato fuori stamani un altro nome pesante per la Presidenza della Regione Sicilia: Stefania Prestigiacomo. L’ex Ministro dell’Ambiente potrebbe essere l’asso nella manica di Berlusconi per tentare di ripetere il miracolo del 61-0 del 2001. A benedire la candidatura della Prestigiacomo sarebbe stato anche il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché.