È di 165 giorni la media dei pagamenti della Pubblica amministrazione italiana riscontrata nei primi tre mesi del 2014, i tempi più lunghi d’Europa. Lo rende noto l’Ufficio studi della Cgia di Mestre su elaborazione dei dati di Intrum Justitia. La media nazionale, superiore di 107 giorni alla media Ue, pone l’Italia dietro a Grecia (155 giorni), Spagna (154) e Portoghese (129).Rispetto al 2009, secondo la Cgia, la situazione è peggiorata e tra i grandi paesi dell’Ue solo in Italia e in Spagna i tempi medi di pagamento del Pubblico sono aumentati, rispettivamente di 37 e 15, mentre la media Ue ha registrato una contrazione di nove giorni.
Rispetto al 2013, grazie alla nuova normativa che ha recepito la Direttiva europea contro i ritardi dei pagamenti, i tempi di pagamento della Pa italiana si sono accorciati di cinque giorni. Per il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, “dopo l’apertura del procedimento di infrazione da parte della Commissione europea auspichiamo che gli sforzi che sono iniziati in questi ultimi anni subiscano una decisa accelerazione. Ritengo tuttavia che una decisa contrazione dei tempi di pagamento dovrebbe avvenire con l’avvio della fatturazione elettronica, che è iniziata nei giorni scorsi per i ministeri, le agenzie fiscali, gli enti di previdenza/assistenza e da giugno 2015 anche per le Amministrazioni locali e per le altre Amministrazioni centrali. Solo accelerando su questo versante – conclude – sarà possibile rendere il nostro Paese più virtuoso e rispettoso delle esigenze delle imprese”.