Sondaggi Spagna: per Cadena SER, socialisti tornano in seconda posizione
La settimana appena trascorsa è stata estremamente intensa per i cugini spagnoli. Il Partido Popular (partito di destra al governo) ha riconfermato la leadership di Mariano Rajoy – primo ministro per la seconda volta consecutiva – con circa il 95% dei consensi. A pochi chilometri di distanza, si celebrava una storica assemblea della sinistra più discussa d’Europa. Podemos ha celebrato, nel Palacio de Deporte di Vistalegre (Madrid) la vittoria della linea politica di Pablo Iglesias, attuale segretario generale e leader carismatico della formazione viola. Da ieri si è aperta una nuova fase della legislatura, con una maggior definizione della linea strategica dei maggiori partiti. Ecco, allora, qual è lo scenario di partenza.
Sondaggi Spagna: per Cadena SER, socialisti tornano in seconda posizione
Secondo il sondaggio condotto dalla Cadena SER (denominato obSERvatorio), i socialisti del PSOE tornano in seconda posizione, dopo il tracollo per intenzioni di voto occorso dopo aver permesso la formazione di un governo popolare. Unidos Podemos (coalizione composta da Podemos e Izquierda Unida) non ha sfruttato la debacle dei socialisti a causa dei contrasti interni tra il segretario generale e il segretario politico.
Il Partido Popular manterrebbe il primo posto con 11 punti di distacco sul PSOE, attestandosi al 32,7%. Il PSOE risale – per intenzione di voto – fino al 21,8% dei consensi. Dato basso ma che, rispetto all’andazzo degli ultimi mesi, sembra un segnale di recupero. Unidos Podemos si ferma al 20,7%, dovuto – in buona parte – a quei contrasti interni, esacerbati in maniera esasperata dagli stessi mezzi di comunicazione (incluso dalla Cadena SER, finanziatrice del sondaggio). Infine, il partito neoliberista di Albert Rivera, Ciudadanos, conferma la sua scarsa rilevanza politica. Solo il 12,7% degli intervistati esprimerebbe un voto a favore del partito arancione.
Sondaggi Spagna: larghe intese non incidono sul voto?
Da qualche mese a questa parte, PP e PSOE hanno dato il via all’epoca delle larghe intese in salsa iberica. Secondo uno degli ultimi sondaggi del CIS (Centro de investigaciones sociológicas), il PSOE comincia la risalita (seppur venga dato ancora in svantaggio rispetto alla coalizione di Unidos Podemos). L’andamento mostrato dai due sondaggi, però, rileva una effettiva ripresa dei socialisti, nonostante le turbolenze legate all’assenza di un segretario generale – dopo il golpe interno ai danni di Pedro Sánchez – e l’avvicinamento della candidata numero uno alla segreteria, Susana Díaz, alle posizioni dei popolari. La domanda, quindi, sorge spontanea: l’elettorato di centrosinistra ha accettato definitivamente lo spostamento a destra? Una domanda che può essere trasposta anche sullo scenario italiano, nel quale la maggioranza PD propende decisamente per politiche neoliberiste.