Mappe della globalizzazione: Tutti i Burger King del mondo
In altre occasioni, abbiamo parlato della globalizzazione come un insieme di processi che infittiscono le relazioni politiche, sociali ed economiche. In particolare, si fa un continuo riferimento alla globalizzazione economica e commerciale di stampo neo-liberista, fondata nell’apertura del mercato e nell’espansione. Uno dei segni più evidenti della globalizzazione – in qualsiasi maniera vogliate interpretarla – è la presenza di elementi pressoché globali, non immediatamente identificabili in uno spazio definito e delimitato (nel quale vi è la sua origine, ma nel quale non si esaurisce). Uno degli esempi più lampanti è l’espansione delle grandi catene di fast-food, specialmente nordamericane, presenti nel mondo. La mappa che vi proponiamo mostra – in verde – i Paesi con almeno un Burger King: originario degli Stati Uniti, si è espanso a scala globale. In quasi tutte le capitali mondiali sarà possibile trovare questo franchise noto in tutto il globo.
Mappe della globalizzazione: la trasmissione indiretta di codici culturali
L’analisi sull’espansione delle catene di fast-food è ancor più interessante se vista dalla prospettiva della trasmissione di determinati codici culturali. I vari McDonalds e Burger King non esportano solo hamburger e patatine, ma anche una determinata forma di mangiare. Una cultura alimentare votata alla rapidità e all’abbondanza. Il modello di alimentazione esportato dalle multinazionali della ristorazione rapida ha inciso sugli stili di vita di milioni e milioni di persone. Le abitudini tradizionali vengono contaminate (attenzione: il termine non contiene una accezione morale) da quelle provenienti d’oltreoceano (o dal poderoso vicino del nord, se parliamo dei paesi del Caribe e del Sud America).
Mappe della globalizzazione: un modello congeniale
Il modello del Burger King è perfettamente congeniale ai tempi moderni (o meglio, contemporanei), veloci e pressanti. La rapidità e la frenesia, infatti, sono marchi distinitivi dell’era geopolitica della globalizzazione, fortemente legata al modello economico neoliberista. I localismi e le tradizioni non hanno la stessa forza dei modelli commerciali adatti all’espansione a livello globale per la stessa congiuntura storica ed economica. Una ragione in più per tutelare i propri prodotti e modelli dall’irrilevanza ed evanescenza – pur non rinnegando, in alcun modo, la varietà offerta dalla globalizzazione -.