Pinotti annuncia il libro bianco delle forze armate. “Il Libro Bianco, partendo dalle minacce e dai rischi che il nostro Paese dovrà fronteggiare, dagli interessi da tutelare nel contesto internazionale e multipolare, dovrà in ultima istanza indicare come adeguare le Forze armate alle sfide future”. Fra pochi giorni tutti potranno leggerlo online e dire la propria: militari, centri studi, appassionati, cittadini.
In un’intervista a La Stampa, il ministro della Difesa Roberta Pinotti garantisce che leggerà le mail e i contributi anche di “chi parte da una diversa impostazione”, come i “promotori della campagna pacifista di ‘Tagliamo le ali’, perché possono dare “idee originali potenzialmente molto preziose. Starà poi al governo fare una sintesi ragionata delle tante esigenze”. “Dopo di che – aggiunge Pinotti – il Parlamento dovrà valutare le scelte del governo allorquando si tratterà di tramutarle in provvedimenti normativi”. Toccherà invece “al Capo di Stato maggiore della Difesa proporre le soluzioni tecniche”.
Pinotti passa in rassegna le crisi contemporanee: “Fin troppe…Per tacere dei Balcani o dell’Ucraina, guardiamo al Medio Oriente e al Nord Africa. In Egitto è calma solo apparente. La Tunisia rimane nel mirino dei jihadisti. In Libia la situazione è caotica”. “La proposta italiana, di cui Renzi si farà promotore al Consiglio europeo del 26-27 giugno, è quella di far diventare Mare Nostrum una missione europea”, “l’Italia non può essere lasciata sola a fronteggiare un continente in subbuglio”.
Dall’Afghanistan, afferma, stiamo “già gradualmente rientrando. Però l’esperienza irachena ci deve far ragionare su come non mandare a monte un intervento che è stato incredibilmente lungo, oneroso, sanguinoso. Siamo disponibili ad aiutare ancora l’Afghanistan, ma la missione dovrà cambiare”.