Sondaggi elettorali: ecco quanto vale la cosa rossa di Rossi, Emiliano e Speranza
Sondaggi elettorali: ecco quanto vale la cosa rossa di Rossi, Emiliano e Speranza
La nota congiunta di Speranza, Rossi ed Emiliano e le parole di Pier Luigi Bersani a In Mezz’Ora (“Il segretario ha alzato un muro, ha detto si va avanti cosi, vuol dire fare un congresso cotto e mangiato in tre mesi dove non sarà possibile aprire discussione”) hanno definitivamente messo la parola fine alla telenovela Pd che ormai da due mesi andava in onda dal Nazareno. Alla fine, dunque, sarà scissione. La conferma arriva dalle parole rilasciate oggi dal governatore della Toscana a RaiNews24. “Ci sarà, a quanto mi risulta, un gruppo formato da chi esce dal Pd e chi esce da Sinistra Italiana, ma sosterrà il governo Gentiloni. Non c’è più spazio. Stavo pensando di rispedire la tessera alla mia sezione, con una lettera, e di andarne a trovare il segretario”.
Sancita la rottura ora bisognerà capire quanti saranno gli esuli del Pd che seguiranno D’Alema e Bersani. Si parla di oltre sessanta parlamentari. Ma quanto varrà questa formazione politica che accoglierà anche gli scissionisti di Sinistra Italiana guidati da Arturo Scotto?
Sondaggi elettorali: Rossi, Emiliano e Speranza raccoglierebbero appena il 3% dei voti
Il Mattino ha provato ad interrogare sulla questione diversi sondaggisti italiani. Secondo Enzo Risso, direttore scientifico dell’istituto Swg, “ la maggioranza degli elettori resterebbe con Matteo Renzi mentre un’eventuale lista che nascesse a sinistra del Pd, frutto delle scissione, si attesterebbe intorno al 3 per cento. Se poi questa lista riuscisse a unire tutto quello che sta a sinistra dei democratici, da Sel a rifondazione, dai verdi a Idv, ecc, potrebbe arrivare all’8-10 per cento”.
Della stessa idea è Alessandro Amadori, vicepresidente dell’Istituto Piepoli. “Un nuovo partito che dovesse nascere dalla scissione del Pd arriverebbe al 3-4 per cento, che anche se sembra poco non lo è affatto e potrebbe raddoppiare se si riuscisse a fondere con le altre formazioni che stanno a sinistra dei democratici”. Pochi voti ma abbastanza per portare il Pd sotto il 30% e obbligarlo a scendere a patti con la nuova Cosa Rossa.