Fini torna alla politica attiva e riprende a partecipare ai dibattiti tv. Ospite di Agorà su Raitre commenta lo stato di salute del centrodestra.
Per Fini “in due anni il centrodestra ha perso 6 milioni di voti. È una torre di Babele in cui si parlano troppo lingue diverse. È poco credibile, mancano programmi e discussione”. L’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini aggiunge “Dentro Forza Italia i nodi stanno venendo al pettine. È difficile in quel mondo politico, anche per la forte personalità che ha Berlusconi, avere dialettica, confronto, votazioni e momenti in cui possano esistere posizioni diverse tra di loro. E così chi crede ancora a determinate categorie politiche, come ad esempio Fitto, a lungo andare soffre”.
Fini tiene comunque a precisare: “Io non mi candido a nulla, so di non essere l’uomo per tutte le stagioni, cerco solo di organizzare una discussione perché me lo chiedono tanti e tanti elettori di centrodestra”. “L’idea di destra che ho in mente – prosegue Fini – non è molto diversa da quella di movimenti europei pienamente legittimati dal consenso e che ha come stelle polari l’interesse generale, il senso dello Stato, l’autorevolezza dei diritti e una cultura dei diritti accompagnata da un’etica dei doveri”.