Sondaggi elettorali EMG, il Pd soffre le divisioni e perde un punto in una settimana
Non poteva certo passare inosservata questa settimana di divisioni e lacerazioni all’interno del PD, culminata con la quasi certa scissione della corrente bersaniana e dalemiana, appoggiata forse anche da Emiliano e Rossi.
L’impressione di un partito perso in lotte e dissidi interni non ha fatto bene al PD, che, secondo il consueto sondaggio di EMG per il Tg La7, effettuato su un panel di intervistati di circa 1800 casi, perde 1 punto.
La storia è in itinere, nelle prossime settimane la scissione potrà avere luogo anche in modo ufficiale e c’è da aspettarsi altri sommovimenti anche nel consenso elettorale.
Sondaggi elettorali EMG, ora PD e M5S sono solo al 1,1% di distanza
Così ora il PD è visto scendere sotto il 30% al 29,8%, perdendo gran parte del vantaggio che aveva sul Movimento 5 Stelle, che scende al 1,1%. Il M5S del resto guadagna mezzo punto salendo al 28,7%.
Nel centrodestra c’è una certa stasi: Forza Italia ferma al 12,1%, come la Lega Nord, che guadagna solo uno 0,1% e va al 13,2%, mentre Fratelli d’Italia perde due decimi, al 4,5%.
Sinistra Italiana si conferma a un buon 3,9%, mentre NCD scivola sotto la soglia elettorale al 2,9%.
In crescita gli altri partiti al 4,9%
A livello di seggi la mancata entrata in Parlamento di NCD produce l’effetto di far crescere gli scranni quasi per tutti, tranne FdI. Però è il M5S che in particolare guadagna di più , 10 seggi, andando al 190. Il Pd rimane sui 2014 setti, mentre la Lega Nord a 87 e Forza Italia a 81 conquistano rispettivamente 4 e 3 seggi in più.
+2 per Sinistra Italiana, a quota 27
Le possibili coalizioni di governo subiscono dei mutamenti: un governo con PD, Forza Italia, NCD scenderebbe da 306 a 291 seggi, veramente troppo pochi, mentre uno populista composto da Lega Nord, Fratelli d’Italia e M5S andrebbe da 293 a 306. A un passo dal governo. La sfida si fa forse più serrata d’ora in poi