Mappe interessanti, come è cambiata la popolazione negli Stati europei tra 2010 e 2015
Mappe interessanti, come è cambiata la popolazione negli Stati europei tra 2010 e 2015
Gli anni tra il 2010 e il 2015 sono stati anni di cambiamento in Europa, la crisi economica ha colpito in modo asimmetrico
e ha avuto conseguenze anche su altri aspetti oltre l’economia. Per esempio la demografia.
L’impatto dell’immigrazione in Europa occidentale in molti casi è stato frenato dalla recessione, è il caso dei Pasi mediterranei ma non allo stesso modo.
Altrove invece ha invertito un trend di calo demografico presente da tempo, per esempio in Germania. Nell’Est Europa si è assistito a un ulteriore calo demografico, più o meno importante.
Non è possibile non osservare che i maggiori aumenti di popolazione sono in quei Paesi che una volta erano quelli in cui si facevano meno figli, e che ora invece vedono i maggiori tassi di fertilità, oltre che di immigrazione, la Scandinavia e le Isole Britanniche.
Se però allarghiamo lo sguardo fuori dall’Europa vediamo i ritmi di crescita demografica del Medio Oriente, e scopriamo tutto un altro mondo, con Paesi che hanno aumentato la popolazione di svariati milioni di persone. Una massa che nei prossimi decenni certamente si farà sentire.
Ma guardiamo i dati
Mappe interessanti, Italia unico Paese mediterraneo in crescita
L’Italia è l’unico Paese d’Europa che mette a segno una crescita della popolazione, anche se solo del 0,35%, +209 mila abitanti in 5 anni, frutto di un calo naturale e di una compensazione da parte delgi immigrati che però non stanno più affluendo come una volta.
Il pericolo era quello di conseguire invece un calo, come quello spagnolo di 480 mila persone, -1,03%, o greco del 2%, conseguenza della crisi, dell’emigrazione della popolazione e dello stop all’arrivo di immigrati.
Totalmente diversa la situazione in Francia e Regno Unito dove gli abitanti sono cresciuti di poco meno di 1,5 e 2 milioni rispettivamente.
In crescita anche la Germania di 253 mila abitanti solo grazie agli immigrati.
Le percentuali di aumento maggiore per sono in Svezia e Norvegia, +4,23% e +6,52%
L’Est rimane l’area con i maggiori cali, in testa Lettonia e Lituania, dove sono stati persi il 5,74% e il 7,82% degli abitanti, ma anche Romania e Bulgaria.
Tutt’altra storia in Egitto, Irak, Giordania, Algeria, dove vi sono stati aumenti superiori al 10% ovunque. Fa eccezione, per ovvie ragioni, solo la Siria
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