Nuovi sviluppi sull’inchiesta Mose, che ha portato alla luce gli affari illeciti di politici e imprenditori attorno alla costruzione della più importante opera italiana. La Guardia di Finanza fa sapere di aver effettuato una perquisizione presso gli uffici triestini di Autovie Venete, concessionaria delle reti autostradali. Secondo le agenzie battute in giornata, gli uomini della GdF hanno sequestrato alcuni documenti al casello di Roncade, che riguarderebbero ditte di costruzioni implicate nella realizzazione del Mose.
Puntuale la smentita dell’ad di Autovie Maurizio Castagna, che al quotidiano locale Il Piccolo ha dichiarato: “I controlli che la Guardia di Finanza ha effettuato negli uffici di Trieste e del cantiere di Roncade fanno parte delle verifiche di routine previste per le grandi opere – ha voluto precisare –, soprattutto se si tratta di opere commissariate come, appunto la Terza corsia della A4 Venezia-Trieste”. Si tratta del terzo sopralluogo delle Fiamme Gialle negli ultimi nove giorni.
La Nuova di Venezia e Mestre ha scritto che l’interesse degli inquirenti sembra essersi concentrato, in particolar modo, sulle imprese impegnate nella costruzione del primo lotto della Terza corsia. Tuttavia, non si hanno al momento notizie di un loro coinvolgimento diretto nell’inchiesta Mose.