Mappe storiche: chi saresti stato durante la Rivoluzione russa?

Pubblicato il 7 Marzo 2017 alle 12:57 Autore: Guglielmo Sano
mappe storiche, rivoluzione russa

Mappe storiche: chi saresti stato durante la Rivoluzione russa?

Chi saresti stato durante la Rivoluzione russa del 1917? Un bolscevico, un menscevico, un anarchico forse, oppure un membro delle monarchiche Centurie Nere. È possibile ottenere la risposta a questa domanda completando un quiz apparso sul sito Arzamas.academy. Una volta terminato, apparirà un punto rosso a segnalare la vostra posizione politica su un quadrato diviso tra forze di destra e sinistra (orizzontale) e tra forze democratiche e autoritarie (verticale).

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Mappe storiche: chi saresti stato durante la Rivoluzione russa?

Per prima cosa bisognerà vagliare le vostre posizioni sull’economia. Secondo voi la proprietà privata è un “diritto naturale”? La proprietà della terra dovrebbe essere collettiva? Il settore industriale dovrebbe essere nazionalizzato? Dovrebbero essere i lavoratori a guidare le imprese?

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Lo Stato dovrebbe avere il diritto di limitare le libertà di parola e assemblea? La Chiesa dovrebbe essere separata dallo Stato? Le donne dovrebbero avere gli stessi diritti degli uomini? Sono tutti quesiti che in qualche modo potrebbero avere un valore ancora oggi. Tuttavia, gli stessi autori del test sconsigliano di collegare le risposte alle tendenze politiche del presente.

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Infatti, non si può dimenticare come la Rivoluzione russa scoppiò in un paese stremato – oltre che da un’atavica povertà e dall’autocrazia zarista – dalla Prima Guerra Mondiale. La terza sezione di domande fornisce un valido contesto in tal senso. Per difendere la Rivoluzione bisognerà interrompere le operazioni militari? Qualsiasi cosa succeda, la Russia dovrà onorare i propri impegni con gli alleati?

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Stessa cosa fa la quarta sezione di domande, che prova a inserire le stesse opzioni che si posero di fronte ai rivoluzionari russi 100 anni fa. Chi dovrà guidare la Rivoluzione? Sarà necessaria una costituente? Bisognerà coinvolgere tutte le forze politiche o basterà consegnare il potere ai Soviet?

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Infine, fate finta di non sapere come sia andata a finire e indicate quale futuro, secondo voi, sarebbe il migliore per la Russia post-rivoluzionaria. Sistema multipartitico? Federalismo? Auto-governo delle diverse comunità? Stato socialista?

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Mappe storiche: chi saresti stato durante la Rivoluzione russa?

Bolscevichi

Corrente “maggioritaria” (da qui prende il nome) del Partito Operaio Socialdemocratico Russo, fondata da Vladimir Ilic Lenin. Portava avanti un programma rivoluzionario per cui il proletariato si sarebbe dovuto alleare con i contadini poveri per conquistare il potere.

Menscevichi 

Corrente “minoritaria” (da qui il nome) del Partito Operaio Socialdemocratico Russo, fondata dopo una disputa tra Lenin e Julius Martov. Proponeva un programma riformista, di approccio graduale al socialismo.

Socialisti Rivoluzionari

Nel marzo 1917 parteciparono a un governo provvisorio di matrice liberale con Aleksandr Karenskij, poi primo ministro di un governo di coalizione liberal-socialista nato nel luglio dello stesso anno. Si divisero a causa di divergenze con il governo sul ritiro delle truppe e sulla mancata confisca delle terre ai grandi proprietari. Buona parte confluì nei bolscevichi.

Cadetti

Espressione che indica i membri del Partito Democratico Costituzionale (KD) scioltosi nel 1921. Rappresentava le aspirazioni delle borghesia liberale che chiedeva un governo parlamentare sul modello occidentale, garantito da una monarchia costituzionale.

Centurie Nere

Forza monarchica, nazionalista-ortodossa, era formata da membri del clero, della polizia, proprietari terrieri, contadini ricchi (kulaki), ne faceva parte anche lo zar Nicola II. Furono molto attivi tra il 1906 e il 1911, su incoraggiamento ufficiale delle autorità.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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