Sondaggi politici: tassare i robot per salvaguardare occupazione?
Sondaggi politici: tassare i robot per salvaguardare occupazione?
Il progresso tecnologico è tra i tratti caratterizzanti della società della seconda metà del XX secolo e di questo primo quarto del XXI. Un progresso repentino che ha cambiato mezzi di produzione e la forza lavoro stessa. Con il boom della robotica, si è cominciato a riflettere sugli effetti negativi legati al calo di offerta occupazionale. Per l’imprenditore, la sostituzione dell’uomo con la macchina è, nel medio e lungo periodo, un investimento sicuro. I costi di ammortizzazione del bene, infatti, difficilmente potrebbero eccedere quelli della tassazione per il dipendente. Cosa fare, allora, per impedire che si perdano milioni di posti di lavoro? Quali misure adottare? Tra le più discusse, vi è quella della tassazione per i robot: ovvero, una tassa aggiuntiva che possa scoraggiare l’imprenditore dall’acquisto del robot o che, d’altro modo, compensi le casse statali per destinare fondi alle politiche sociali e di reinserzione lavorativa.
Sondaggi politici: tassare i robot, idea poco apprezzata
Stando al sondaggio di SWG, l’idea di tassare i robot non è così apprezzata. Solo 3 persone su 10 si professano favorevoli – in maggior o minor misura – con la proposta fiscale. Un buon 46%, invece, si oppone. Si segnala che proprio tra tutte le opzioni presenti all’interno del sondaggio, il “per nulla d’accordo” giganteggia. A seguire, un 24% (praticamente un cittadino su quattro) non si esprime nel merito, segno che il tema è ancora poco trattato e con un grado di complessità rilevante. Ovvero, le implicazioni di una scelta come la tassazione dei robot sarebbero molteplici.
Sondaggi politici, tasse sui robot: il main sponsor è il fondatore di Microsoft
Tra i principali sostenitori della tassazione sui robot vi è nientemeno che il creatore della Microsoft, il filantropo Bill Gates. Il livello di tassazione dovrebbe essere minore rispetto a quella versata per un dipendente, ma dovrebbe esserci in ogni caso. Tuttavia, Gates non crede che il lavoro umano sarà rimpiazzato così facilmente da quello robotizzato.