Sondaggi elettorali Ipr: il M5S vola, ora è a +7 sul PD
Sondaggi elettorali Ipr: il M5S vola, ora è a +7 sul PD
Il PD resta impantanato, mentre il M5S ne approfitta e vola. A dirlo è l’ultimo dei sondaggi elettorali condotto da IPR per la trasmissione tv Cartabianca, che analizza le intenzioni di voto nazionali da parte degli elettori italiani.
Secondo IPR, il PD resta inchiodato al 23%, lo stesso valore registrato nel sondaggio precedente. Un dato che conferma il momento difficile dei dem, chiamati a fronteggiare il calo di consenso dovuto alla scissione e alle vicende giudiziarie di Lotti e Renzi senior.
Sondaggi elettorali Ipr: PD inchiodato, e il M5S vola a +7
E mentre il PD arranca, il M5S mette le ali. I grillini guadagnano 3 punti rispetto alla precedente rilevazione e raggiungono quota 30%. Ed ora il vantaggio sui dem sale addirittura a 7 punti.
Il consenso raccolto dai pentastellati è pari alla somma dei 3 maggiori partiti di centrodestra. A guidare il terzetto è la Lega Nord di Matteo Salvini, stabile al 13%. Nessuna variazione anche per Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni è valutato al 5%. In calo invece Forza Italia, che arretra di un punto e scende al 12%.
Sondaggi elettorali IPR: area a sinistra del PD in doppia cifra
Se i dem faticano, l’area a sinistra del PD continua a registrare valori complessivi da doppia cifra. Al 4% raccolto da Sinistra Italiana (stabile) va aggiunto il 6% stimato per Democratici e Progressisti (MDP), la nuova formazione fondata dagli scissionisti Roberto Speranza ed Enrico Rossi. Un dato che però va preso con le molle.
Il precedente sondaggio IPR assegnava infatti addirittura l’8% ad un cosiddetto “Nuovo Partito di Sinistra”. Ponendo dunque l’equazione “Nuovo Partito di Sinistra = MDP”, ci troveremmo dinanzi ad un calo di 2 punti nel giro di circa una settimana.
Tra le formazioni minori si registra un 4.5% complessivo per l’ormai ex Area Popolare, ovvero il tandem NCD-UDC. Un dato quasi completamente appannaggio degli alfaniani (3.5%), mentre i centristi democristiani sono stimati addirittura all’1%. Per entrambi IPR non registra nessuna variazione rispetto alla rilevazione precedente.
(Nota metodologica – in attesa di diffusione)