Il Consiglio dei Ministri ha esaminato stamattina i decreti sulle “semplificazioni fiscali” e sulla riforma del catasto. Come spiega il quotidiano Repubblica, il primo decreto concerne il 730 precompilato che verrà introdotto però solo a partire dal prossimo anno. Nonostante tale provvedimento avrà bisogno di un periodo di “sperimentazione” di circa due-tre anni, per il momento interessa un bacino di 14-18 milioni di contribuenti. La certificazione riguardo tutti i redditi prodotti nell’anno precedente, verrà inviata dall’Agenzia delle Entrate per via telematica a tutti i lavoratori dipendenti entro il “15 aprile di ciascun anno” e dovrà essere accettata o modificata entro il 7 marzo. Qualora la certificazione dovesse risultare errata verrà applicata una sanzione di 100 euro. Per il 2016, inoltre, dovrebbero apparire anche le spese sanitarie già compilate.
Tra le novità emerge anche l’introduzione di un modello semplificato e multiplo, il modello F24, che permetterà di effettuare, attraverso un solo modulo, più operazioni. Per le imprese sono previste diverse semplificazioni: fino a 15mila euro i rimborsi Iva potranno essere ottenuti senza alcun adempimento. Inoltre verranno semplificati anche i rapporti economici di vendita e acquisto con i Paesi europei e le procedure per quanto riguarda gli appalti. Il periodo di rosso poi sarà esteso da tre a cinque anni durante i quali le imprese non si vedranno aumentata l’aliquota Ires al 38 per cento.
Il ministro delle riforme Maria Elena Boschi ha dichiarato, durante la successiva conferenza stampa a Palazzo Chigi, che sono passati al vaglio “due decreti legislativi di semplificazione fiscale: una grande opera di semplificazione per uno Stato vicino al cittadino”. Alla conferenza stampa ha inoltre partecipato Marianna Madio che in merito all’approvazione di Giorgio Napolitano della riforma della Pa ha dichiarato: “è un testo corposo e importante, sta finendo l’iter di coordinamento formale. Già oggi o lunedì verrà firmato dal presidente della Repubblica”.
Per quanto riguarda il catasto il Cdm ha deliberato di rinnovare le commissioni censuarie. Queste verranno composte da sei membri più un presidente. Oltre a quelle locali verrà istituita una commissione centrale composta da 25 membri. Tre le sezioni in cui verranno divise le commissioni censuarie: terreni, catasto urbano e revisione del sistema estimativo catastale dei fabbricati. Ogni commissione avrà al suo interno tre membri dei collegi professionali, due dell’Agenzia del territorio e uno dell’Anci. L’obiettivo è quello di realizzare un “catasto partecipativo” che possa essere aggiornato ogni cinque anni grazie a funzioni statistiche calcolate annualmente.
All’ordine del giorno del Cdm anche un decreto legge inerente le misure compensative per i detenuti e gli internati. “Dopo le contestazioni della Corte di Giustizia europea”, ha spiegato il ministro Madio, “dobbiamo metterci in regola ed evitare procedure di infrazione”.