Sondaggi elettorali Lorien: scissione PD, M5S e centrodestra non ne approfittano
Sondaggi elettorali Lorien: scissione PD, M5S e centrodestra non ne approfittano
Il PD soffre l’effetto scissione, ma gli altri principali schieramenti non ne approfittano. A dirlo è l’ultimo dei sondaggi elettorali condotti da Lorien nel suo periodico Osservatorio, che analizza le intenzioni di voto degli italiani.
Secondo l’ultima rilevazione, la scissione fa perdere 2 punti al PD, che scende al 27%. Ma il M5S non sfrutta l’occasione. Pur confermandosi il partito di maggioranza relativa, i pentastellati, restano fermi al 29.5%.
Sondaggi elettorali Lorien: M5S e centrodestra non approfittano della scissione nel PD
Non va meglio nemmeno allo schieramento di centrodestra. Il terzetto conservatore – Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia – non sono non guadagna, ma perde complessivamente addirittura 7 decimi. Tra i tre ad andare meglio è il partito di Giorgia Meloni, stabile al 4%. Calano invece sia forzisti che leghisti, che perdono rispettivamente 5 e 2 decimi. A guidare il terzetto è ancora il partito di Matteo Salvini, che si attesta poco sotto al 14%.
L’ultimo Osservatorio Lorien vede anche il debutto nei sondaggi elettorali condotti dall’istituto delle due nuove formazioni nate a sinistra del PD. I Democratici e Progressisti di Rossi e Speranza esordiscono con il 3.2%. Leggermente inferiori le prime rilevazioni relative al Campo Progressista di Giuliano Pisapia, valutato al 2.8%. A risentire della nascita di questi due nuovi soggetti non è solo il PD ma anche Sinistra Italiana, che perde mezzo punto e scende al 2.7%. Non va molto meglio nemmeno all’area centrista moderata, ormai sempre più svuotata. Se il consenso di Scelta Civica ed ALA sembra ormai vicino allo zero, a scendere è anche il duo NCD-UDC, che perdono 3 decimi e scendono sotto al 3%.
Sondaggi elettorali Lorien: cresce l’affluenza ma calano i bacini potenziali
L’unico dato davvero in crescita riguarda l’affluenza. Le novità occorse nell’offerta partitica nazionale sembrano stimolare la partecipazione dell’elettorato, che sale di 4 punti e raggiunge il 59%.
Lorien ha analizzato anche il bacino potenziale ed il livello di fidelizzazione registrato dai vari partiti. Riguardo al primo, i dati sono in calo per tutti i partiti. Un valore che non sorprende, considerata la nascita dei due nuovi soggetti a sinistra del PD: l’aumento di soggetti in campo inevitabilmente riduce le dimensioni delle fette della torta del consenso da spartire.
Entrando nel dettaglio, a calare di più è il PD, che perde due punti e mezzo e vede il bacino potenziale scendere al 27.3%. A calare è in particolar modo la frangia di elettorato più fedele, che scende dal 12 al 10%. Discorso diverso invece per il M5S, il cui bacino potenziale cala complessivamente di quasi un punto e mezzo ma cresce di quasi 3 punti tra gli elettori più fedeli. Cresce complessivamente di pochi decimi anche l’elettorato più fedele del terzetto di centrodestra.