Sondaggi politici, sicurezza: per un terzo degli italiani, immigrazione è un problema
La questione della sicurezza, del controllo e della legalità sono sempre più d’attualità. Il primo partito che si fa carico di questa narrativa è la Lega Nord. Matteo Salvini è riuscito a focalizzare l’attenzione della popolazione e dei media sui piccoli spaccati di vita quotidiana, di integrazione fallita e di cronaca nera. L’insistenza – o la perseveranza – con cui è stata portata avanti ha sicuramente prodotto dei risultati. Tra questi, un incremento dei commenti xenofobi, il rifiuto all’integrazione e la radicalizzazione delle parti. Il clima di incertezza e instabilità si è rafforzato contestualmente agli attentati in serie su suolo europeo. L’avanzata delle nuove destre nazionaliste, reazionarie e populiste è sintomo e causa di una serie di fenomeni sociali, economici e politici. Nel sondaggio qui condotto da Euromedia e Tecnè per la trasmissione di Bruno Vespa, Porta a Porta, si parla proprio di sicurezza e legittima difesa.
Sondaggi politici: la percezione della sicurezza per gli italiani
Stando ai risultati dei sondaggi politici di Tecnè ed Euromedia, vi è un alto numero di persone che si sentono poco sicure. Secondo Tecnè, questa cifra raggiungerebbe, nel complesso, il 40%. L’istituto Euromedia di Alessandra Ghisleri arriva a percentuali un po’ più ottimiste. La somma di chi si sente poco sicuro (27,2%) o per nulla sicuro (6,9%) tocca il 34%. Anche in questo caso, però, più di un italiano su tre si sentirebbe minacciato. Si rivela una differenza sostanziale tra i due istituti per quanto riguarda la percezione positiva della sicurezza. Oltre un intervistato su quattro di Tecnè ritiene che la propia zona di residenza sia molto sicura. Il risultato scende ad appena uno su venti per il sondaggio condotto da Euromedia. Proprio l’istituto della Ghisleri rileva che la gran maggioranza della popolazione (il 60%) ritiene la propria zona di residenza come abbastanza sicura.
Sondaggi politici, sicurezza: per Euromedia, crollo in percezione della sicurezza
Stando ai sondaggi di Euromedia e Tecnè, una buona parte della popolazione crede che non vi siano stati mutamenti sostanziali nel livello di sicurezza. I dati, però, differiscono in maniera evidente sull’opzione “si sente meno sicuro”. In questo caso, Euromedia rileva che oltre un intervistato su due si sente meno sicuro rispetto a tre anni fa. La proporzione si abbassa a uno su cinque nel caso dell’indagine di Tecnè. Proprio quest’ultima mostra che il 65% non nota nessun cambiamento sostanziale (praticamente i due terzi del campione). In generale, l’opzione che rivelerebbe una maggior percezione della sicurezza è stato pressoché snobbato da ambo i campioni.
Sondaggi politici: tra le cause dell’insicurezza, l’immigrazione
Circa le cause della percezione dell’insicurezza, i risultati di Tecnè ed Euromedia convergono su due elementi: lo scarso controllo del territorio (al 21,3% per Euromedia, al 27% per Tecnè) e i troppi immigrati (32,9% Euromedia, 37% Tecnè). Ovvero, almeno un terzo degli intervistati li ritiene la causa principale dell’incremento della percezione dell’insicurezza. Il risultato differisce in maniera sostanziale quando si parla dell’inefficienza della giustizia. Nel caso del sondaggio di Tecnè, questo elemento risulta solo in terza posizione (dietro all’eccesso di immigrati e allo scarso controllo del territorio). Per gli intervistati da Euromedia invece, è proprio l’inefficienza della giustizia il maggior fattore negativo per la percezione del rischio. Nel primo caso, la percentuale è del 23%. Per Euromedia, tocca il 41,5%.
Sondaggi politici: principale fattore di percezione di insicurezza per Euromedia
Sondaggi politici: principale fattore di percezione di insicurezza per Tecnè