Elezioni Francia: 3 candidati di cui non hai mai sentito parlare (seconda parte)
Sapremo l’elenco completo dei candidati alle elezioni presidenziali francesi di quest’anno solo il 21 marzo. Giorno in cui verrà pubblicato dal Ministero dell’Interno l’elenco completo dei candidati a questa importantissima tornata.
Elezioni Francia: altri 3 candidati di cui non hai mai sentito parlare
Continua intanto il nostro viaggio tra i candidati minori. Quelli di cui i media tradizionali non parlano. Quelli che non sono nemmeno sicurissimi di raggiungere il numero di firme necessarie alla candidatura e che rappresentano istanze e culture politiche ultraminoritarie o d’antan.
Elezioni Francia: Francois Asselineau, sovranismo e complottismo
I mutamenti degli ultimi anni della destra francese hanno portato anche alla nascita di un movimento gollista e sociale come quello di Asselineau e del’Union Populaire Republicaine.
Col tempo la “delusione” Sarkozy e l’abbandono del gollismo tradizionale da parte dell’Ump hanno portato molti reduci a organizzarsi sotto le insegne di un nuovo partito. In questo caso si intende rappresentare l’anima più sociale di quella cultura politica. All’insegna di parole d’ordine non del tutto inedite per il centrodestra francese. Come l’abbandono dell’Ue e dell’Alleanza Atlantica.
Cifra dell’azione politica di Asselineau è il complottismo. In pratica, il vedere ovunque tranelli angloamericani.
Sarebbe interessante, a seguito del primo turno presidenziale del 23 aprile, sommare la forze elettorale di questi “reduci” delle culture politiche nazionali e campionarne la reale forza.
Elezioni Francia: Jean Lassalle, quel che resta del MoDem
Il leader storico del Movimento Democratico francese questa volta non ci sarà. Francois Bayrou ha deciso di sostenere Emmanuel Macron alla presidenza. A quanto pare, lo vede come una sorta di erede della tradizione orleanista e giscardiana.
Non ci sta però Jean Lassalle. Il deputato dei Pirenei ed ex vicepresidente di MoDem intende portare avanti la cultura e il programma liberaldemocratica anche a queste elezioni presidenziali. Potrebbe essere visto come un erede “non autorizzato” di Francois Bayrou.
Elezioni Francia: Rama Yade, l’ex enfant prodige si mette in proprio
Ex giovane promessa del centrodestra francese ed ex segretario di stato con Fillon (Sport e Affari Esteri), Rama Yade negli anni ha cercato di scalare (invano) la leadership del Partito Radicale “valoisien”.
Si tratta dei radicali di centrodestra, che hanno rifiutato la trasformazione dell’Ump (ora Les Republicains) da semplice cartello elettorale a partito politico vero e proprio. Successivamente si è messa in proprio cercando di porsi come carta di riserva per il centrodestra del futuro ed oggi prova ad arrivare al Palazzo dell’Eliseo. In suo sostegno anche il Partito Liberale Democratico, il gruppo Democrazia21 ed altri movimenti ambientalisti. Per un’astrusa coalizione in formato bonsai.