Sondaggi politici, legittima difesa: italiani favorevoli a ampliare il diritto
Sondaggi politici, legittima difesa: italiani favorevoli a ampliare il diritto
Secondo uno degli ultimi dossier di IXÈ – contenente vari sondaggi politici che spaziano dall’economia a temi sociali – gli italiani sono favorevoli a una ampliazione della legittima difesa. Gli ultimi casi di cronaca (ampiamente discussi da alcuni media e dal leader della Lega, Matteo Salvini) hanno riaperto prepotentemente il dibattito sul tema. Dovuto anche alla contingenza storica e politica, la società italiana si è espressa negativamente sulla percezione della sicurezza. In due sondaggi condotti per Porta a Porta dagli istituti Tecnè ed Euromedia, si rivelava la crescente preoccupazione per il tema.
Di rimando, il tema del possesso di armi da fuoco e l’ampliazione del diritto per la legittima difesa è tornato di moda. IXÈ mostra l’opinione favorevole degli italiani a una certa estensione di tale diritto.
Quasi due intervistati su tre ritengono che andrebbe ampliato il diritto alla difesa. Per tre italiani su dieci, va bene così com’è. Una percentuale molto bassa di intervistati non riesce ad esprimere una posizione (appena il 5%). Numeri che dimostrano quanto il tema sia di estrema attualità e dibattuto all’interno della società.
Sondaggi politici: per un italiano su due, legittimo difendersi con un’arma
L’ampliazione del diritto alla difesa giustifica, per praticamente un italiano su due, l’utilizzo di un’arma. Alla domanda “Secondo lei, se qualcuno viola la proprietà privata, difendersi con un’arma è:”, il 48% risponde che ciò è giusto. Nonostante sia una percentuale minore rispetto a chi approva l’ampliazione del diritto alla difesa, il dato rimane rilevante.
In questo caso, il numero di intervistati che evitano di rispondere cresce considerevolmente. La percentuale si triplica, passando dal 5% della domanda generica sulla legittima difesa, al 16% della modalità di difesa. È evidente che in questo caso entra una componente morale molto più marcata.
Sondaggi politici: solo un italiano su dieci ha pensato di comprare un’arma per difesa personale
L’ultima domanda riguardante il tema della legittima difesa riguarda l’intenzione di acquistare un’arma per difesa personale. In questo caso vi è un rovesciamento delle percentuali. La stragrande maggioranza degli italiani non ha mai pensato di acquistare un’arma per difesa personale. A rispondere così è il 91% del campione. Rimane, quindi, appena un 9% che ha considerato seriamente tale opzione.
Certamente, la conoscenza dell’attuale normativa in merito alla legittima difesa non induce i cittadini a pensare nell’acquisto di un’arma. Tuttavia, con la riapertura definitiva del dibattito sulla stessa e nel clima d’insicurezza vissuto dai cittadini, la forbice si ridurrà, verosimilmente, con il passare del tempo.
Nota metodologica: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.239 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: ± 3,1 %