Sondaggi politici: ecco quanto dovrebbero guadagnare i parlamentari
Cinquemilacinquecentosettantaquattro euro. Tradotto in numero 5.574 euro. E’ questo, secondo i parlamenti, uno stipendio netto adeguato per un Parlamentare, escluse le spese di ufficio. A rivelarlo è una ricerca Quorum/YouTrend con la collaborazione di AICP – Associazione Italiana Collaboratori Parlamentari.
Lo studio dal titolo “Tra piazza e palazzo. L’Italia nella percezione dei cittadini e dei parlamentari” ha posto ad un campione di cittadini italiani ma anche un gruppo di 101 fra deputati e senatori, delle domande su alcuni temi scottanti.
Partiamo dal più rilevante, il più chiacchierato dai media: quanto dovrebbe guadagnare un parlamentare. Ebbene, per i cittadini un membro del Parlamento dovrebbe prendere uno stipendio netto di 2.894 euro. Per i parlamentari il doppio: 5.574. In passato avevamo parlato del tema in relazione ad alcune dichiarazioni di Di Battista.
Sondaggi politici: i costi della politica
Le divergenze tra i due gruppi non finiscono qui. Alla domanda “quali sono le priorità del Paese”, il 32,7% dei cittadini indica nei costi della politica uno dei temi prioritari per l’Italia d’oggi. Tema quest’ultimo che non trova riscontro tra i parlamentari. Nessuno infatti lo indica come priorità.
Cittadini e parlamentari sembrano invece essere d’accordo su tutto il resto: dalle tasse alla disoccupazione passando per la legge elettorale e la giustizia. Più sentiti dai parlamentari i temi di Infrastrutture e Costituzione mentre i cittadini spingono molto su immigrazione e pensioni.
Le risposte dei gruppi coincidono anche su un altro tema caldo di cui dibatte la politica da mesi: quanta fiducia hanno nel Parlamento i cittadini italiani. In questo caso i parlamentari azzeccano, quasi, la risposta data dei cittadini: 21% ha abbastanza fiducia (22% per i cittadini).
Sondaggi politici: il sentire di cittadini e politici
Infine i due gruppi divergono su un ultimi punto: quello inerente al problema immigrazione. Se dai cittadini italiani è molto sentito, la maggioranza dei parlamentari non lo ritiene un grave problema di ordine pubblico.