Sondaggi elettorali: nessuna speranza per il centrodestra a Piacenza?

Sondaggi elettorali: nessuna speranza per il centrodestra a Piacenza?

Sembrerebbe non avere alcuna speranza di vittoria il centrodestra in quel di Piacenza. Secondo un sondaggio commissionato dai partiti piacentini a Euromedia Research, nessuno degli ipotetici candidati in lizza del centrodestra riuscirebbe a battere Paolo Rizzi, candidato espresso dal Partito Democratico.

Il sondaggio ha voluto anche sciogliere un altro dei nodi risolti nel campo del centrodestra, ovvero quello inerente alla scelta del leader che guiderà l’ipotetica coalizione.

I candidati in lizza sono per ora sei come rivela il sito ilPiacenza.it. “Massimo Trespidi (ex presidente della Provincia), Patrizia Barbieri (ex assessore provinciale), Lino Girometta (ex Alleanza Nazionale), Fabio Callori (vice coordinatore regionale di Forza Italia e vicesindaco a Caorso), Paolo Mancioppi (Lega Nord) e il primario Luigi Cavanna”.

Stando ai risultati, i candidati più votati sarebbero Patrizia Barbieri e Luigi Cavanna. Dopo di loro Massimo Trespidi, Fabio Callori (Forza Italia), Lino Girometta e, in ultima posizione, Paolo Mancioppi della Lega Nord.

Sondaggi elettorali: Trespidi l’unico che può giocarsela

Come detto all’inizio nessuno avrebbe, ad oggi, possibilità di vittoria su Paolo Rizzi, candidato del Pd. L’unico che potrebbe andar vicino al ballottaggio è Trespidi che tra i piacentini gode di molta fiducia.

Per quanto riguarda la ripartizione dei voti su base partitica, a fare la parte del leone nel campo del centrodestra è Forza Italia con il 19,8% dei voti. La Lega raccoglierebbe l’11% mentre Fratelli d’Italia tra il 3 e 4%.

Il partito di Salvini sarebbe quello più in difficoltà. Secondo Euromedia, il Carroccio otterrebbe meno voti rispetto al previsto. Stando a quanto riporta il sito ilPiacenza.it, la candidata preferita da Arcore sarebbe la Barbieri (nella foto di copertina qui sopra).

Sondaggi elettorali: nota metodologica

Il sondaggio è stato effettuato in cinque giorni, con telefonate a casa che hanno coinvolto mille piacentini. Il sondaggio non tiene conto della forza delle liste civiche.