Notizie Attualità: in Italia, 342 opere ferme per proteste e lungaggini
Notizie Attualità: in Italia 342 opere ferme per proteste e lungaggini
Aggiornamento 6 aprile
Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta della Regione Puglia che ritiene di essere stata esautorata e scavalcata da Roma. In pratica, il dicastero si sarebbe attribuito la responsabilità di “ente vigilante” che, invece, spetta a Bari. Il Tribunale Amministrativo ha disposto, dunque, la sospensione dell’espianto degli ulivi prevista per la costruzione del TAP almeno fino al 19 aprile. La decisione “blocca” quindi le note del ministero dell’Ambiente che autorizzavano la “fase 0” dei lavori per la costruzione del gasdotto.
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Il Nimby Forum è un osservatorio che si occupa di monitorare il fenomeno da cui prende il nome, la cosiddetta e, a dir poco, controversa “Not In My Backyard syndrome“. Ossia la “sindrome del ‘non nel mio cortile'”. Il Ninby Forum nel suo ultimo rapporto (2016) ha censito i casi di opere ferme a causa di proteste e lungaggini su tutto il territorio italiano. Non si parla solo della tanto osteggiata TAP (Trans Adriatic Pipeline) tornata alla ribalta in queste ore. Anche se in diminuzione rispetto al 2015 (13 casi in meno), ad oggi, sono 342 le opere bloccate in Italia.
Infografica tratta da Il Sole 24 Ore
A sollevare le maggiori opposizioni sono i progetti energetici (196 casi). Seguono quelli sulla gestione dei rifiuti (130 tra discariche e termovalorizzatori) e le infrastrutture (autostrade e ferrovie).
Notizie Attualità: in Italia 342 opere ferme per proteste e lungaggini
Il Presidente dell’Osservatorio Alessandro Beulcke, raggiunto dal Sole, ha tenuto a precisare che il lieve calo probabilmente si può intestare “al progressivo abbandono dei progetti da parte delle imprese proponenti che dirottano investimenti e risorse verso altre iniziative industriali, spesso fuori dai confini italiani”.
Infografica tratta dal sito del Nimby Forum
Beulcke ha affrontato anche il tema dei tempi “biblici” per ottenere le autorizzazioni. Ecco che “un’azienda pensa di ottenere risposte sulle valutazioni ambientali entro 180 giorni. Invece l’iter diventa spesso di 360 o più. E poi sono quasi automatici i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato da parte degli oppositori”.
Notizie attualità: che cos’è il TAP?
Il TAP (Trans Adriatic Pipeline) sarà lungo in totale 870 chilometri di cui 100 correranno sul fondo dell’Adriatico. Nel tratto italiano (33 chilometri, 25 in mare) il gasdotto sarà praticamente invisibile. Dal fondo del mare il tunnel (diametro 1,2 metri) entrerà nel sottosuolo pugliese a circa 800 metri dal litorale e a una profondità di 25 metri. Questa parte del tunnel sarà scavata da terra, dice il consorzio, partendo da un punto a circa 700 metri dalla spiaggia. Una volta sulla terraferma, il tunnel proseguirà interrato a una profondità mai inferiore a 1,5 metri per circa 8 chilometri.
Si prevede di espiantare 1.900 ulivi in tutto, anche se alla fine il numero potrebbe risultare inferiore. Gli alberi saranno rimossi per permettere lo scavo della trincea necessaria a poggiare il tubo. Saranno rimessi al loro posto al termine dei lavori.
