Acqua pubblica, se ne spreca il 38% in Italia, ma dove di più? – infografiche
C’era stato un referendum nel 2011, l’obiettivo dei promotori era stato quello di mantenere un controllo pubblico dell’acqua. Si era parlato di acqua bene comune. Il problema è che da allora il problema della gestione delle risorse idriche è ulteriormente peggiorato. Da perdite del 35,6% nel 2012 si è passati per il 2015 al 38,2%, perlomeno nei capoluoghi di provincia.
Di fatto si perdono 50 metri cubi di acqua ogni chilometro di tubazione. Considerando il consumo annuo di 89 metri cubi medi per famiglia, con queste quantità si arriverebbe ad alimentare 10,4 milioni di famiglie per un anno.
Se poi pensiamo al servizio di erogazione, ben il 9,4 % delle famiglie ne lamenta una irregolare, in calo rispetto al 2002 (14,7%), ma con punte del 37,5% in Calabria.
Ma dove si manifestano di più i problemi? Lo vediamo con le nostre infografiche su base ISTAT
Acqua pubblica, le città con il massimo di perdite di acqua, il 71,9% a Frosinone – infografiche
Se osserviamo una mappa dell’Italia con le principali città, vediamo che è al Sud che ci sono i maggiori problemi.
I buchi neri più grandi sono quelli di Frosinone, con il 71,9% di perdite, seguita da Campobasso, con il 67,2%. Perdite enormi quindi, con gran parte dell’acqua che si perde nei passaggi per le tubature.
Male anche Potenza e Iglesias, oltre il 60%.
Le situazioni migliori in Lombardia e d Emilia Romagna. E’ da sottolineare il caso di Milano, grande città che però riesce a non sprecare più del 12,2% dell’acqua. Meglio ancora Macerata con il 6,6%, Udine , Pordenone, Foggia, sotto il 10%.
Vediamo qui il ranking in modo chiaro:
Il comune peggiore del Centro-nord è Grosseto, con una perdita del 53,4%. E poi Firenze con il 45,7%. Verbania il peggiore del Nord con il 46,7%.
Acqua pubblica, Roma e Milano formano più del 25% del volume dell’acqua erogata nei capoluoghi – infografiche
A quanto pare sono i comuni medi e piccoli, tra i capoluoghi e i centri maggiori, quelli in cui ci sono gli sprechi maggiori.
Frosinone, Tempio Pausania, Campobasso, Iglesias, Potenza, Cagliari, Prato, appunto.
Ricordiamo che i maggiori volumi di acqua sono quelli che giungono a Milano e Roma, che superano il 25% del totale, e poi a Napoli, Torino, Palermo, Genova, Catania, Venezia, con cui si giunge vicino al 50%.
In tutti questi casi si rimane sotto il 50% di perdite, con il dato peggiore che spetta a Catania. A Roma è il 42,9%, appena sopra la media nazionale, solo il 12,2% a Milano, il 23,9% a Genova.
Certamente però il problema rimane, l’Italia è un Paese di provincia, ed è nelle piccole città che le persone vivono. E votano