Brexit, eppure più di un milione di inglesi vive nei Paesi UE – la mappa
Il dado è tratto, il 29 marzo Theresa May, primo ministro inglese, ha firmato la lettera con cui il Regno Unito annuncia il proprio ritiro dall’Unione Europea.
Ora si apre un lungo periodo di negoziazioni in cui principalmente si dovrà parlare degli accordi commerciali tra il Regno Unito e l’Europa. L’obiettivo degli inglesi sarebbe quello di mantenere i vantaggi attuali, almeno in gran parte; soprattutto per quanto riguarda il libero scambio di beni.
L’Unione Europea naturalmente è di altro avviso. Sarebbe una pubblicità troppo grossa a favore di altre fuoriuscite consentire di mantenere solo i diritti commerciali e non i doveri.
Uno degli altri temi però è lo status dei tantissimi europei, e tra questi molti italiani, che vivono e lavorano a Londra e nel resto del Paese. Sono 3,3 milioni in totale. Aumentati soprattutto negli ultimi anni in cui grazie alla crescita il Regno Unito è divenuto una destinazione molto ricercata da italiani, spagnoli, polacchi, ecc.
La UE vorrebbe assicurarsi che non vi siano difficoltà per queste persone che spesso hanno una famiglia in Inghilterra.
Quello di cui non si parla però è degli inglesi che vivono in Europa. E che sono in proporzione anche di più
Brexit, 1,2 milioni di inglesi vivono in Spagna, Irlanda, Francia, ecc
Si tratta infatti di 1,2 milioni, moltissimi per una popolazione di circa 65 milioni come è quella del Regno Unito.
Sono 300 mila gli inglesi che risiedono nella vicina Irlanda; 300 mila anche in Spagna, da sempre una meta turistica gettonatissima per loro. In particolare nella zona di Malaga e nelle Isole Baleari, dove lavorano nel setore turistico e immobiliare.
200 mila sono in Francia, occupati anche qui nel turismo, in Costa Azzurra, ma anche nel mondo degli affari.
100 mila poi in Germania.
Pochi in Italia, solo 65mila, in proporzione meno che nei Paesi Bassi, per esempio.
Si nota il grosso numero di inglesi a Cipro, dove ci sono basi militari; oppure in Belgio, anche qui più, in proporzione, che in Italia.
In ogni caso gran parte degli inglesi presenti nella UE si sono trasferiti non solo per turismo e trascorrere la pensione nel Chianti o a Marbella, ma per lavoro. Lavoro nella finanza per esempio. Proprio sulla base di quella libertà dei commerci e del business che ora la Brexit mette in discussione