Sondaggi, per i giovani siciliani la mafia è più forte dello Stato
Durante la sua visita a Locri per incontrare le vittime delle mafie nell’ambito della XXII Giornata della memoria e dell’impegno organizzata da Libera, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha usato parole dure, durissime contro la Mafia.
“La mafia è ancora forte, è ancora presente – ha detto – Controlla attività economiche, legali e illegali. Tenta di dominare su pezzi di territorio, cerca di arruolare in ogni ambiente. Bisogna azzerare le zone grigie, quelle della complicità, che sono il terreno di coltura di tante trame corruttive”
“Le mafie, non risparmiano nessuno. – ha aggiunto – Uccidono, certo, chi si oppone ai loro interessi criminali. Ma non esitano a colpire chiunque diventi un ostacolo al raggiungimento dei loro obbiettivi”.
“Che sono denaro, potere, impunità. Per questo motivo, la lotta alle mafie riguarda tutti. Nessuno può dire: non mi interessa. Nessuno può pensare di chiamarsene fuori”.
Sondaggi, la rilevazione shock
A certificare quanto la mafia sia oggi ancora forte sono i risultati di un sondaggio voluto dalla Commissione regionale Antimafia e condotto dai dipartimenti di Giurisprudenza e di Economia e statistica dell’Università di Palermo.
La rilevazione, condotta su 800 studenti universitari delle province di Palermo, Trapani ed Agrigento, ha illustrato un quadro allarmante; per la maggioranza degli studenti siciliani la mafia è più forte dello Stato.
Sondaggi: Musumeci: “Dati che preoccupano”
“Sono risultati che preoccupano – ha dichiarato il presidente dell’Antimafia Musumeci – specie se raffrontati con quelli del nostro precedente sondaggio, compiuto tra gli adolescenti, che confermano una diffusa sfiducia nei confronti dello Stato, nonostante gli innegabili successi riportati da magistratura e Forze dell’ordine negli ultimi decenni in Italia.
“Servono risposte chiare e concrete alle tante domande del mondo giovanile, a cominciare da una seria riforma del sistema educativo e formativo. Pubblicheremo i due sondaggi in un apposito volume per rendere edotte le istituzioni chiamate in causa sui possibili rimedi da adottare”.
“La lotta alla criminalità organizzata non può essere solo un’operazione di polizia – ha avvertito Musumeci – ma deve anche creare un diffuso consenso sociale. Altrimenti non sempre è lo Stato a vincere”.