Ripresa debole, fragile e non uniforme. E’ questo il giudizio del Presidente della BCE Mario Draghi in merito alla situazione economica dell’area Euro. Intervistato dal quotidiano olandese ‘De Telegraaf’, Draghi certifica la presenza della ripresa, sebbene l’attività economica stia accelerando in maniera graduale ma lenta. In particolar modo, però, a preoccupare è il livello di disoccupazione, considerato ancora “molto alto”.
NO RISCHIO DEFLAZIONE – Mario Draghi sottolinea anche la persistenza di lungo periodo di una situazione di bassa inflazione. Tuttavia, scongiura i rischi di deflazione: “non vediamo deflazione nel senso di un calo dei prezzi su tutto lo spettro nell’area euro”. E, a proposito di prezzi, il presidente della BCE ipotizza un impatto sull’inflazione da parte dell’aumento dei prezzi del petrolio in seguito alle tensioni in Iraq, a patto che non ci sia “un ulteriore apprezzamento dell’euro”.
INFLAZIONE CONTRO DEBITO – La persistenza di una bassa inflazione è per Mario Draghi un ostacolo alla riduzione dei livelli del debito, un’azione che ad oggi ”e’ molto importante in larga parte dell’area euro”. E non esclude l’acquisto di bond da parte della BCE: “e’ possibile nel mandato della Bce, se gli acquisti puntano ad assicurare la stabilita’ dei prezzi”. Una scelta possibile sia in caso di aumento che di deterioramento delle prospettive di inflazione. Da non escludere anche eventuali prestiti del settore privato.
Emanuele Vena