Movimento 5 Stelle: all’assalto della Sicilia per superare il 40% alle politiche
Movimento 5 Stelle: all’assalto della Sicilia per superare il 40% alle politiche
Prima ancora delle elezioni politiche, il M5S punta a vincere le elezioni regionali in Sicilia. A dirlo è La Stampa, che spiega come per i pentastellati la conquista di Palazzo d’Orleans possa essere la chiave di volta per sfondare il muro del 40% alle politiche 2018.
Nel Transatlantico, infatti, Alessandro Di Battista spiega ai cronisti la loro ricetta vincente per l’una e l’altra tornata. “Non appena ci prenderemo le chiavi della Sicilia”, spiega il parlamentare romano “nei primi di due mesi al governo aboliremo tutti i vitalizi e le pensioni d’oro”.
Movimento 5 Stelle: radicamento e sondaggi
Sulla Sicilia, dunque, il M5S punta il tutto per tutto. La speranza è quella di ripetere lo stesso copione di cinque anni fa, quando il risultato siciliano fu il preludio di quanto accadde a livello nazionale qualche mese dopo.
Come al Senato, anche all’Ars il centrosinistra di Rosario Crocetta si trovò senza maggioranza (39 dei 90 seggi totali). Il M5S, da esordiente, si impose come primo partito con il 14,88%; contro il 13,42% del Partito Democratico. In quel caso, a rendere vincenti le istanze grilline, furono la traversata dello Stretto a nuoto di Beppe Grillo. Così come una campagna serrata comune per comune.
Oggi, invece, fanno ben sperare due fattori. Innanzitutto, il radicamento territoriale. Dal 2013 ad oggi, infatti, il M5S ha conquistato un capoluogo cioè Ragusa. Oltre ad alcuni centri di peso come Bagheria, Augusta, Favara, Alcamo e Porto Empedocle.
Quindi, i sondaggi, che vedono i pentastellati veleggiare verso il 35%. Tre punti in meno rispetto alla rilevazione pubblicata da La Sicilia l’8 febbraio. Tre punti in più rispetto all’indagine commissionata dal Pd all’Istituto Piepoli il 15 febbraio.
Movimento 5 Stelle: la scelta di Cancelleri
Con questi presupposti, dunque, fervono i preparativi della campagna elettorale grillina. Con Di Battista e Di Maio, rivela La Stampa, pronti a fare la spola da Trapani a Catania, da Pozzallo a Messina, senza dimenticare le isole minori. Quindi, la discesa in Sicilia del “modello vincente” Chiara Appendino, ma non della sindaca Virginia Raggi.
Il candidato verrà scelto dalla rete ma, come sostiene sempre La Stampa, molti scommettono sul fatto che sarà nuovamente Giancarlo Cancelleri a guidare il Movimento verso Palazzo d’Orleans. Secondo il quotidiano torinese, l’ex candidato M5S è il “beniamino” della sua Caltanissetta e già starebbe stilando la lista dei suoi collaboratori se eletto.
Movimento 5 Stelle: riparte Crocetta
Anche negli altri schieramenti, comunque, c’è chi sta scaldando i motori. Il primo è Rosario Crocetta. Da febbraio, infatti, il governatore sta incalzando il centrosinistra affinché lo sostenga anche in questa nuova corsa. Prima con la fondazione di RiparteSicilia, quindi, con l’annuncio di una sua ricandidatura.
“Non voglio mollare perché non voglio far vincere i Cinque stelle che non saprebbero come governare, né il centro destra che ci farebbe piombare nel passato” ha spiegato a RaiNews24. “Se cadrò, cadrò sul campo” ha affermato il governatore siciliano, tornando sulla sua azione di governo. “Non si può, comunque, governare senza errori” ha detto, aggiungendo di aver “dovuto accettare i diktat continui dei partiti rispetto a rimpasti che non avrei voluto fare”. “ Mi dicevano”, ha concluso Crocetta, “che in caso contrario crollava il governo e forse sarebbero ritornati quelli di prima”.
Movimento 5 Stelle: l’implosione del centrodestra
Nel centrodestra, invece, il rischio di frantumazione è alto. A maggior ragione, dopo la scelta di Cantiere Popolare e Forza Italia di non presentare candidati alle primarie annunciate per il 23 aprile.
Come riporta l’edizione palermitana di Repubblica, infatti, la decisione di cinque giorni fa dei due partiti “risponde ad alcune considerazioni politiche”. Ovvero, la necessità di una coalizione anti-Crocetta larga, un confronto sui programmi e i contenuti e “la preoccupazione che le primarie non facciano conseguire gli obiettivi prefissati”.
Noi con Salvini, #Diventeràbellissima e Movimento Nazionale Siciliano, però, vanno avanti per la propria strada. Pur parlando di “disimpegno grave” degli azzurri e dei cuffariani, hanno annunciato la corsa a tre, che vedrà contrapposti l’ex candidato a governatore Nello Musumeci, Gaetano Armao e Angelo Attaguile.