“Le critiche della Camusso? Ce ne faremo una ragione”. E’ questa l’opinione sintetica dell’ad di Fiat, Sergio Marchionne – a margine della prima edizione della Bocconi Alumni American Conference a New York – rispondendo a chi gli chiedeva un commento in riferimento alle accuse mosse dal segretario generale della CGIL in merito alla situazione della Fiat.
La Camusso aveva criticato la posizione assunta dall’azienda torinese in merito al blocco degli straordinari ed alla sospensione del trasferimento di 500 operai in cassa integrazione dallo stabilimento di Mirafiori a quello di Grugliasco, definendo “pericolosa” la strategia dell’azienda ed ipotizzando la presenza di piani industriali volti ad impedire ai lavoratori di esprimere la propria opinione.
FACCIAMO IL POSSIBILE – “Produciamo quello che possiamo” è l’analisi fredda di Marchionne, che riguardo alla lettera scritta dagli operai di Maserati precisa che “non riusciamo ad identificarne l’origine”.
ELOGI A RENZI – Oltre alle risposte alla Camusso, Sergio Marchionne trova spazio anche per un elogio all’attuale premier Matteo Renzi. “Mi piace il suo atteggiamento e la sua freschezza”. In particolar modo Marchionne dichiara l’appoggio a “qualsiasi piano che va a cambiare regole non più competitive”. E aggiunge: “spero che Renzi ce la faccia, ha istinti buoni”. Dopo l’annuncio della vendita del 2.5 di CNH Industrial dall’ad Fiat arriva anche l’ufficializzazione della quotazione di FCA entro ottobre.